Il Teatro Vittorio Emanuele ha perso il suo appeal. Oppure, dopo decenni di nomine politiche, chi aspira a far parte del cda ci rinuncia se non ha uno sponsor. O ancora, il fatto che, almeno al momento, le cariche siano a titolo gratuito non è un incentivo. Quali che siano le ragioni il fatto è che il Comune, allo scadere dei termini per le candidature ad 1 posto nel cda dell’Ente Teatro, il 31 agosto, si è ritrovato un numero talmente esiguo di curricula tale da dover riaprire i termini. Così il sindaco Basile ha firmato il provvedimento che consente a chi volesse partecipare di presentare domanda fino al 30 settembre alle 12.
“La riapertura- si legge nell’avviso del Comune- si è resa necessaria in quanto alla scadenza del termine sono pervenute un numero di istanze non ritenute numericamente sufficienti ad assicurare una scelta adeguatamente ponderata per la nomina. Sono fatte salve le domande di partecipazione alla selezione già presentate entro il 31 agosto 2023”.
Passerà quindi ancora tempo prima che venga nominato il nuovo cda del Teatro, che è in regime di proroga da un anno. Basile, nella sua qualità di sindaco metropolitano,, mentre la scelta del presidente spetta all’assessore regionale agli spettacoli Elvira Amata. Attualmente il presidente è Orazio Miloro.
Nel frattempo ad inizio estate il Teatro ha emesso l’avviso per la scelta dei nuovi direttori artistici di Prosa e di Musica ma da allora non si è mosso nulla, anche dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande. Con ogni probabilità è la situazione di stallo e d’incertezza su chi dovrà prendere le decisioni, che ha comportato il “congelamento” delle scelte. Non è un dettaglio però il fatto che la nuova stagione è alle porte e, se i tempi per le nomine slitteranno ancora, come è inevitabile, avranno ripercussioni anche sulla programmazione.