E’ stato il sindaco della “primavera messinese”, il primo a entrare a Palazzo Zanca con l’elezione diretta. Una vita di massimo impegno nella magistratura (rappresentò la pubblica accusa al maxi processo contro le cosche), nel sociale (presidente della Lega antidroga di Messina, in politica. E’ morto a Roma ad 89 anni Franco Providenti il sindaco di centrosinistra che portò in riva allo Stretto il modello dell’Ulivo di stampo prodiano, nel 1994 quando l’Italia, Messina compresa, era in pieno innamoramento per Berlusconi.
Magistrato in prima linea, unì un grande impegno sociale, sia nel Tribunale dei diritti del malato che nella Lam. Dal 1994 al 1998 la stagione della primavera messinese. La sua discesa in campo fu richiesta da parte della società civile e dalla coalizione di centro sinistra di stampo cattolico e vicina al mondo dell’associazionismo. Il centro destra si presentò diviso e Providenti vinse al ballottaggio contro il medico Angelo Carmona, candidato di Forza Italia. Providenti chiamò a far parte della giunta espressioni del mondo civico e dell’associazionismo, fortemente impegnati nel sociale e docenti universitari, lasciando fuori dalla porta la logica dei partiti. Durante il suo mandato fu celebrato l’anniversario di quella Conferenza di Messina che nel 1955 aveva posto le basi dell’Unione Europea. In quegli anni venne il presidente della Repubblica Scalfaro e si disputarono parte delle Universiadi a Messina.
Sua fu l’idea del ritorno del tram in città (i cantieri saranno avviati dal suo successore, Salvatore Leonardi). Dopo il mandato da sindaco aderì al Partito popolare e durante la sindacatura di Genovese fu presente dell’Atm per poco più di un anno. Aveva una visione strategica della mobilità ed era anche a favore del Ponte. Concluse la carriera da magistrato come giudice della Corte di Cassazione.
I funerali saranno celebrati mercoledì alle 15.30 nella Basilica cattedrale, mentre domani sarà allestita la camera ardente a Palazzo Zanca.
Il feretro del magistrato arriverà in Comune domani, dove il sindaco Federico Basile, d’intesa con il presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi, nell’accogliere la volontà dei figli Giovanna e Salvatore, ha disposto l’allestimento della camera ardente nell’aula consiliare di palazzo Zanca.
Domani pomeriggio, a partire dalle 16 e sino alle 20, sarà possibile visitare la camera ardente aperta a tutti coloro che vorranno porgere l’ultimo saluto all’ex sindaco, che ha guidato la città di Messina dal 1994 al 1998.