Gli effetti della sospensione del reddito di cittadinanza a Messina, territorio economicamente fragile, saranno disastrosi e si prospetta un autunno critico. Ad evidenzialo è il M5S con un documento inviato al sindaco Federico Basile e firmato dalla coordinatrice messinese Cristina Cannistrà e dai consiglieri Scivolone,Geraci,Ferrante e Magazzù.
Con il documento Cristina Cannistrà invita la giunta ad intervenire urgentemente con misure a sostegno delle persone fragili private del reddito di cittadinanza da un governo che “fa la guerra ai poveri e non alla povertà, che preferisce elargire maggiori oneri per i vitalizi ai parlamentari anziché dare sostegno alle persone che si trovano in condizioni di disagio socioeconomico”.
Gli effetti della sospensione del RdC incideranno sull’abitare, sulla capacità di spesa con ricadute notevoli anche per l’economia locale, e una maggiore presa in carico da parte dei servizi sociali.
A dover fronteggiare l’emergenza sono soprattutto gli Enti locali come il Comune, chiamati ad intervenire in prima linea.
Cristina Cannistrà, come coordinatrice del M5S presenterà un documento analogo a tutti i comuni della provincia di Messina, come già annunciato dal coordinatore regionale, Nuccio di Paola, con l’obiettivo di coinvolgere l’intero territorio siciliano.
“Le Circoscrizioni restano il primo front office dei cittadini -proseguono Scivolone, Geraci, Ferrante e Magazzù, rispettivamente Consiglieri M5s della 2° – 3° – 4° e 5° Municipalità– e vivendo il territorio in prima linea, stiamo ricevendo quotidiane richieste di aiuto e supporto, vista la crisi sociale in atto a Messina che risulta tra le città maggiormente colpite dall’abolizione del Reddito di Cittadinanza”.
I consiglieri evidenziano il silenzio delle istituzioni ed in particolare del consiglio comunale, che non hanno percepito il dramma sociale dei messinesi e sollecitano la giunta Basile ad attivare tutti gli strumenti utili per fronte alla crisi che la comunità sta attraversando.
“Ci aspettiamo che il primo cittadino sia baluardo a difesa delle fasce sociali più deboli per evitare ulteriormente di allargare la forbice che vede Messinesi di serie A e di serie B”.