“Maurizio Croce mostri rispetto per la città di Messina e rassegni le proprie dimissioni da un ruolo che non ha mai onorato in consiglio comunale”. Lo dichiara in una nota il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.
“Chiedo a tutte le forze politiche di centro destra che lo hanno sostenuto come candidato sindaco della città alle scorse elezioni amministrative e che nelle ultime settimane hanno votato contro la delibera di decadenza per le assenze registrate da Croce in consiglio, ben 159 assenze su 167 sedute, di battere un colpo. Le forze politiche di centro destra e i consiglieri comunali che per ben due volte hanno votato contro la decadenza di Croce spieghino oggi alla città le ragioni politiche o le ragioni di altra natura a fondamento del loro ingiustificabile sostegno alla permanenza di Maurizio Croce nel consiglio comunale”, ha aggiunto De Luca.
Il deputato regionale aggiunge: “Cosa hanno avuto in cambio per continuare a giustificare la sua presenza in un consiglio comunale nei confronti del quale non ha mai mostrato il minimo rispetto istituzionale snobbandolo costantemente con le sue assenze? E pensare che Messina ha persino corso il rischio di ritrovarselo come presidente del consiglio comunale nel corso della votazione del 30 maggio 2023 il cui esito fu 15 preferenze per Pergolizzi; 14 per Croce. É chiaro che l’obiettivo di Croce era quello di ricoprire un ruolo che gli consentisse di condizionare l’azione amministrativa del sindaco Basile e quindi anche di Cateno De Luca. Ho sempre denunciato pubblicamente l’appartenenza di Maurizio Croce al sistema ‘politico mafioso’ che gestisce miliardi di euro dei fondi extraregionali”.
“Maurizio Croce infatti di professione fa il gestore di miliardi attraverso i ruoli che ha sempre ricoperto indipendentemente dal colore politico del governo, prima infatti con Raffaele Lombardo, poi Rosario Crocetta, Nello Musumeci e in ultimo Renato Schifani. Pur cambiando la gestione politica della Regione Siciliana – prosegue De Luca – non è mai cambiata la gestione politico mafiosa dei soldi pubblici. Ricordo a tutti che Maurizio Croce è sempre stato nella sala dei comandi con i presidenti di tutto l’arco costituzionale: autonomisti, di centrodestra e di centrosinistra. Non a caso evidentemente negli ambienti che contano è che non sono solo quelli politici, Maurizio Croce é noto come “l’amico di tutti”.
“Invito la magistratura, nel cui operato ho estrema fiducia, a voler fare la radiografia a tutti gli appalti e gli affari seguiti dalla struttura commissariale negli ultimo dieci anni a trazione Maurizio Croce , ma non ho dubbi lo stia già facendo. Adesso – conclude il leader d Sud chiama Nord – tocca alla politica regionale e nazionale, di cui Maurizio Croce si gloriava di essere ben coperto, di dare un segnale chiaro e deciso.”