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Il risanamento

Messina, dalla baracca alla casa con vista mare. Siracusano: “Lavoro straordinario”

sabato 16 Marzo 2024

Un tempo qui c’era il lavatoio del rione Giostra. Poi, pian piano tutto intorno si sono costruite le prime baracche, lamiere, alloggi di fortuna, spesso situazioni temporanee destinate a diventare definitive, nonostante la mancanza di ogni requisito igienico-sanitario. La baraccopoli dell’ex lavatoio, nel cuore di una zona, Giostra, tra i rioni più fragili socialmente e urbanisticamente, sta per vedere la parola fine.

L’enorme lavoro che la struttura commissariale per il risanamento guidata da Marcello Scurria, insieme ad Arisme presieduta da Vincenzo La Cava ed il comune stanno portando avanti in sinergia sta cambiando il volto delle periferie ed il destino di centinaia di famiglie. Il “risanamento in tour” (QUI) inaugurato da Scurria quando era presidente di ArisMe continua e con cadenza periodica i nuclei familiari di aventi diritto raggiungono le abitazioni tra le quali scegliere quella che diventerà la loro nuova casa. Una casa vera. Non è sempre facile anche perché chi è stato mezzo secolo in baracca ha difficoltà ad allontanarsi e la cultura della baracca ha spesso fatto portato distorsioni ma la tenacia del team che dai vertici fino agli operatori si occupa di risanamento, è l’arma in più. Del resto sin dall’insediamento del subcommissario Scurria il motto è stato: “profilo basso e pedalare” (QUI)

La logica come spesso ribadito non è più quella dei casermoni ghetto dove ricollocare gli assegnatari, ma quella di abitazioni acquistate dal Comune secondo una serie di criteri di mercato. E gli occhi di chi, come oggi all’ex lavatoio, può scegliere tra più opzioni o comunque va in visita ad appartamenti pieni di luce, senza muffa, ristrutturati, valgono più di mille parole.

Come spiegano Marcello Scurria  e Vincenzo La Cava nell’area dell’ex lavatoio di Giostra la priorità nei mesi scorsi è andata alle famiglie con disabili gravi o gravissimi o situazioni emergenziali (QUI) Da 20 nuclei iniziali ne sono quindi rimasti 13 e adesso si sta procedendo con molta celerità e alcune delle baracche (con la X segnata per evitare forme di sub occupazione) sono già quasi “ex” per chi ha 60 giorni di tempo per trasferirsi nella nuova abitazione.

Oggi in tour sono state sette famiglie che hanno raggiunto gli appartamenti dell’ex hotel Riviera, con vista sullo Stretto. Sono sette appartamenti di varia dimensione che venivano utilizzati dai gestori del notissimo hotel Riviera per il personale. Luminosi, ampi, con vista sullo Stretto di Messina nel viale della Libertà. Da tempo sono di proprietà del Comune che ha provveduto alla sistemazione. Un lavoro certosino e quotidiano quello di ArisMe che punta a cambiare la città ed a lasciarla migliore ai nostri figli, come ribadisce il presidente La Cava (QUI)

Giornata speciale oggi per tante famiglie, alla presenza di Marcello Scurria, Vincenzo La Cava, dei componenti Arisme e del sindaco Federico Basile. Giornata speciale anche per la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano che ha condiviso i momenti di gioia di chi non viene “sbaraccato” ma riacquista dignità nel momento stesso in cui visita il suo personalissimo futuro. Nelle ultime settimane peraltro Matilde Siracusano alla quale si deve la legge sul risanamento (con annessi finanziamenti) e l’ufficio commissariale per l’attuazione del risanamento stesso ha ottenuto una proroga dei poteri fino a dicembre 2025. Soddisfazione perché i risultati delle sinergie si toccano con mano. La sottosegretaria si è fermata a lungo a colloquio sia con le famiglie che con il sindaco Federico Basile, con Scurria, con il presidente La Cava ed i rappresentanti ArisMe. Insieme a Matilde Siracusano c’era anche il coordinatore cittadino di Forza Italia Antonio Barbera che nelle prossime settimane promuoverà un evento per fare il punto sul risanamento.

Sono contenta per la proroga dei poteri speciali- ha dichiarato Matilde Siracusano- il percorso fatto finora testimonia un lavoro straordinario, le immagini parlano da sole. Questa è la giusta direzione e le sinergie dimostrano che i risultati si raggiungono insieme, l’operazione era troppo ampia per poter essere in capo ad un solo soggetto istituzionale. L’obiettivo è azzerare lo scempio che ha devastato Messina”.

Le famiglie faranno le loro scelte ed avranno 60 giorni dal momento della firma del contratto e della consegna delle chiavi per trasferirsi nelle nuove abitazioni. Poi si procederà con la demolizione e la bonifica.

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