“De Luca ha lasciato una città con un’impronta populista. Forse avrà fatto anche qualcosa, ma ha fatto molto spettacolo”. Carlo Calenda, ieri in città per il tour siciliano di Azione, non ha risparmiato frecciate all’ex sindaco di Messina.
LA REPLICA DI CATENO
E Cateno De Luca replica all’europarlamentare che lui definisce il signor zero virgola. “Lo comprendo. Carlo Calenda è arrivato a Messina senza avere nulla da dire e mi ha attaccato per avere un po’ di visibilità. Da fuggitivo della politica Calenda, eletto nel Pd e poi scappato altrove, oggi dice di rappresentare una coalizione che mette insieme una serie di ex, tromboni e trombati della politica e dei sindacati. Una scelta “lungimirante” che ha già fatto registrare una spaccatura all’interno di quella classe giovanile che aveva sperato in una reale “azione” di rinnovamento”.
Ma l’ex sindaco non si ferma qui. Calenda infatti ha detto che anche a Messina vorrebbe replicare il modello Palermo “mai con il M5S e con le destre” e correre quindi da solo. Ma se a Palermo Azione schiera Ferrandelli insieme a +Europa, le cose a Messina si complicano. Palmira Mancuso, di +Europa ha già chiarito che il partito è nel centrosinistra e non farà corse solitarie (o in tandem con Azione).
FERRANDELLI MI HA CERCATO
“Calenda rischia di fare la classica figura del peracottaro. Alla fine, Calenda cosa è venuto a fare a Messina? E allora a Calenda voglio dire che un risultato politico lo ha ottenuto. Il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dalla coalizione di cui fa parte Carlo Calenda, nei giorni scorsi aveva cercato il mio sostegno. È ovvio che sicuramente qualora ci fosse da parte mia l’intenzione di occuparmi elezioni amministrative di Palermo con tutti potrei discutere tranne che con il rappresentante di zero virgola”.