Quando parla di Federico Basile, neo eletto al primo turno con il 45,54% dei voti contro le coalizioni di centrodestra e centrosinistra dice “Lui è la parte migliore di me”. Alla festa in piazza per il compleanno e l’elezione dell’ex direttore generale a primo cittadino, Cateno De Luca è intervenuto solo a spumante stappato. Ma il messaggio è chiaro. Adesso tocca alla Regione.
E chi è salito sul palco ieri sera, da Giarrusso a Lo Giudice passando per Germanà ha sottolineato che Messina è la stazione di partenza. L’arrivo sarà Roma.
“Che il risultato di Messina sarebbe stato determinante nella definizione di nuovi equilibri politici- commenta De Luca- lo avevo detto in tempi non sospetti. Quando nessuno credeva nella forza di Sicilia Vera io avevo già delineato il quadro che oggi ci troviamo davanti. All’indomani del voto a Messina in molti mi hanno cercato. Il centrodestra oggi cerca un’alternativa a Nello Musumeci la cui inadeguatezza non può più essere nascosta. Ho detto no a chi propone accordi. Non mi interessano i compromessi. La proposta di Sicilia Vera e il nostro progetto politico non possono essere barattati”.
De Luca sostiene di avere già detto no a chi nel centrodestra gli ha proposto accordi per le Regionali. Da tempo anzia sostiene di essere il primo tifoso della ricandidatura di Musumeci, perchè Sicilia Vera vince in chiave antisistema, Lo ha ribadito in piazza “Siamo tutti Nello boys”. Intanto ha proposto a Dino Giarrusso il ruolo di vicepresidente della Regione Siciliana e di farsi promotore a livello nazionale del partito del sud.
Un progetto ambizioso che verrà ufficializzato nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 27 giugno alle ore 10:30 all’Ars a Palermo.