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udienza posticipata al 25 maggio

Messina Denaro, nuovo avvocato d’ufficio: “Non ho paura”

giovedì 23 Marzo 2023

L’avvocato Adriana Vella è stata nominata difensore d’ufficio del boss mafioso Matteo Messina Denaro, dopo che l’avvocato Calogero Montante, nominato in primo luogo difensore d’ufficio del boss, ha chiesto e ottenuto dalla Corte d’assise d’appello di Caltanissetta di essere dispensato dall’incarico per motivi di salute.

La legale che ha chiesto un termine a difesa al fine di studiare il fascicolo tenuto conto che è stata nominata questa mattina. L’udienza del processo, in cui il boss è imputato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio, è stata rinviata al 25 maggio, alle ore 9.30, sempre nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta. Anche in questo caso sarà riattivato il videocollegamento con il carcere de L’Aquila dove Matteo Messina Denaro è detenuto.

“Messina Denaro è un imputato come gli altri e lo difenderò come farei per chiunque altro – afferma l’avvocato Vella -. Il fascicolo è molto ampio e quindi devo studiarlo. Io non ho paura, se una fa il proprio lavoro non deve temere nulla. Mi spaventa solo l’impegno che dovrò affrontare in questi giorni ma non il fatto che difendo Messina Denaro”.

L’avvocato ed ex difensore di Messina Denaro, Calogero Montante aveva fatto inviato un certificato di malattia con una prognosi di almeno un mese per un intervento chirurgico al quale è stato sottoposto. Il Pg Antonino Patti non si è opposto alla richiesta avanzata da Montante.

“La corte è andata nella direzione che auspicavo. Con la revoca del precedente difensore per motivi di salute e la nomina di un nuovo difensore il processo si avvia verso la conclusione”. E’ quanto ha affermato Fabio Trizzino al termine dell’udienza di oggi del processo per le stragi del ’92 a Matteo Messina Denaro dopo la nomina del nuovo difensore d’ufficio. “Siamo contenti – ha aggiunto il penalista – anche in ragione del fatto che, sussistendo gravi problemi di salute, c’è il rischio che il processo possa estinguersi per morte del reo. Questo vorremmo evitarlo e la corte è stata assolutamente sensibile alle istanze da noi rappresentate e quindi ci si avvia finalmente verso la conclusione anche in questa fase procedimentale”.

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