Entro i primi dieci giorni di marzo il Consiglio comunale voterà in merito alla decadenza di Maurizio Croce per incompatibilità/ineleggibilità sopravvenuta in forza del doppio ruolo di consigliere comunale e soggetto attuatore al contrasto al dissesto idrogeologico (QUI). Il consigliere comunale di Forza Italia nei giorni scorsi, come da normativa, ha presentato le controdeduzioni (QUI). Nel frattempo è stata presentata una delibera dal Pd che riguarda oltre il 94% di assenze di Croce dalle sedute d’Aula sottolineando l’aspetto politico più che giuridico della questione (QUI). A scendere in campo a sostegno del consigliere azzurro è il coordinatore cittadino del partito, Antonio Barbera: “Forza Italia è al fianco di Maurizio Croce”.
Barbera ricorda quanto il Consiglio comunale rappresenti il senso più profondo dell’espressione democratica di una città e che i suoi rappresentanti sono il risultato libero dell’elettorato attivo. Il coordinatore cittadino di Forza Italia invita a focalizzare il dibattito sul piano giuridico e non sull’opportunità politica perché in caso contrario si rischia di farne una questione personale.
“Ha fatto bene il consigliere Croce a non alimentare mai questa stucchevole discussione, preferendo concentrare la sua attenzione solo sugli aspetti giuridici, anche con le memorie presentate e che ribadiscono le motivazioni, spiegate sul piano appunto giuridico, per le quali non intende dimettersi– scrive Antonio Barbera- Se prima si è voluto attaccare Maurizio Croce per le sue assenze al civico consesso, ricordiamo assenze tutte giustificate, adesso si cercano elementi normativi, dandone una interpretazione netta e non interpretativa, come hanno ricordato in passato varie sentenze dei Tar italiani, del Consiglio di Stato e anche della Cassazione a garanzia, inoltre, dell’elettorato passivo che è un diritto costituzionalmente garantito”.
Forza Italia di Messina quindi concorda pienamente con la decisione di Maurizio Croce (eletto in consiglio comunale come milgior candidato sindaco perdente) di non dimettersi: “Ha il sostegno del partito. Forza Italia non intende partecipare al gioco delle poltrone, l’unico interesse intorno al ‘caso Croce’ e alla battaglia di posizionamento per generare nuovi pesi e contrappesi dei partiti dentro l’Aula di Palazzo Zanca”
In caso di approvazione della delibera di decadenza subentrerebbe in Consiglio comunale o Alessandro Russo (Pd) o Sebastiano Tamà (Forza Italia). Lunedì sarà fissata la data della seduta d’Aula dedicata alla delibera.
LA REPLICA DEL PD A FORZA ITALIA
A replicare al coordinatore cittadino azzurro sono i consiglieri comunali Pd Felice Calabrò e Antonella Russo “Differentemente da quanto sostenuto dall’autorevole coordinatore cittadino di Forza Italia la vicenda che ci occupa – indipendentemente dalle valutazioni di carattere strettamente giuridico, relative all’applicazione delle ipotesi di ineleggibilità e incompatibilità sopravvenute, è prettamente, squisitamente, intrinsecamente politica. Maurizio Croce è divenuto consigliere comunale ex lege, ovvero sol perché candidato sindaco miglior perdente. Evidentemente, la ratio legis posta a fondamento della normativa di settore intende garantire la presenza in consiglio comunale, nel ruolo di maggior oppositore, del candidato sindaco miglior perdente”
“Orbene, passando ai fatti, occorre rammentare che il consigliere Croce, dall’insediamento ad oggi, non ha preso parte ad oltre il 95% delle riunioni di consiglio comunale e al 100% delle sedute di commissione.Posto quanto sopra, è lecito chiedersi, come si può assolvere a tale oneroso e onorevole ruolo in assenza? -proseguono Russo e Calabrò– Ed ancora, come si possono esercitare le prerogative proprie del consigliere comunale, per di più di opposizione, quali quelle di indirizzo e di controllo, non essendo presenti? Qual è stato finora il ruolo del dott. Croce in Consiglio Comunale? Quale il suo apporto alla linea politica di opposizione alla Giunta Basile?“
“Pertanto, indipendentemente dalle difese d’ufficio, è assolutamente evidente l’impossibilità oggettiva per il dott. Croce di assolvere al ruolo di consigliere comunale della città di Messina, allo stesso tempo, per contro, è assolutamente incomprensibile la ragione per la quale il medesimo, e adesso, in maniera sorprendente, anche il relativo partito, pervicacemente rimanga aggrappato ad un ruolo non ricoperto, ad un ruolo non assolto. Quindi, rassicurando i ben pensanti, non vi è alcuna questione di carattere personale, la proposta di delibera per far dichiarare la decadenza del consigliere Croce per le reiterate assenze, è la conseguenza logica dei fatti e dei comportamenti, segnatamente attribuibili ai singoli, nulla di più”
