Tra i candidati della lista “De Luca sindaco di Sicilia” per le Regionali c’è anche Nicoletta D’Angelo, confermata consigliera comunale il 12 giugno in Forza Italia (unica eletta) e che proprio ieri ha lasciato il partito passando al gruppo misto. La decisione ha comportato non poche polemiche dal momento che adesso Forza Italia non è più rappresentata in Aula. “Non ho sottratto niente a nessuno- ha dichiarato la D’Angelo- perchè senza le mie preferenze Forza Italia non avrebbe superato lo sbarramento del 5%”
A replicare è Bernadette Grasso, coordinatrice provinciale di Forza Italia: “Ritengo che con onestà e responsabilità, certe scelte dovrebbero essere prese a monte. Il cambio di casacca politica, soprattutto all’indomani di una competizione in cui si è stato eletti, risulta beffardo e ingeneroso. Così c’è il rischio di perdere credibilità nei confronti degli elettori. Senza tralasciare che ciò contribuisce ad alimentare sospetti e voci – in realtà già ventilati da giorni – secondo cui la scelta sia stata bene organizzata. Ciò mi rammarica e amareggia. Forse bisognerebbe tornare a pensare a un vincolo di mandato. Proprio per evitare scorciatoie, in disaccordo con chi crede nella Politica”.
Bernadette Grasso ricorda che Forza Italia, alle amministrative a Messina ha raggiunto la soglia del 5%. e a nome del Coordinamento provinciale e cittadino ringrazia tutti i candidati che ci hanno messo la faccia, impegnandosi e credendo in un progetto politico serio. “Ricordo inoltre, che senza l’impegno di Forza Italia, per tramite di Matilde Siracusano e del presidente Silvio Berlusconi, i 100 milioni di euro per lo Sbaraccamento non sarebbero arrivati. Da Assessore regionale agli Enti locali ho inoltre evitato il dissesto della Città metropolitana di Messina. Siamo anche stati determinanti per la stabilizzazione dei precari al suo interno (e fornito un contributo al Comune per la stabilizzazione dei precari già in essere). Abbiamo infine consentito alle ex Zone Asi che erano in totale stato di abbandono, di potersi trasformare senza il cambio di destinazione d’uso”.
“Abbiamo lavorato bene e sodo per fare gli interessi della città. Pertanto – conclude Grasso – andiamo avanti a testa alta. Continueremo a lavorare – anzi più di prima – anche fuori dal Consiglio comunale, con sobrietà, etica e rispetto, come abbiamo sempre fatto”.