Non avveleniamo soltanto i pesci, ma noi stessi, il nostro stesso futuro. Gettando tonnellate di plastica nei fiumi, in mare, nei laghi, distruggiamo l’ambiente, uccidiamo i pesci e allo stesso tempo non ci rendiamo conto che quello stesso veleno finirà nei nostri piatti a tavola.
La campagna di sensibilizzazione #bastaplastica giunta alla V edizione è stata presentata nel Salone delle bandiere di Palazzo Zanca, in vista degli eventi di fine mese che vedranno protagonisti i volontari di più di 20 comuni di tutta la Sicilia.
L’appuntamento per la giornata di raccolta volontaria e per la pulizia delle spiagge devastate dall’inciviltà è il 28 maggio, con l’auspicio che siano sempre di più le persone che, armate di buona volontà e rispetto per l’ambiente e per noi stessi, facciano la loro parte.
All’incontro, moderato da Santi Daniele Zuccarello sono intervenuti Biagina di Stefano e Giorgio Grasso della associazione CinqueSei Messina, la Dott.ssa Serena La Spada (Biologa), Ida Siracusa consigliera comunale di Terme Vigliatore , Assunta Cavallaro consigliera della IV municipalità di Messina. Francesco Federico consigliere comunale del Comune di Venetico, ketty Vadalá per FTL (Futuro Trasparenza Libertà ) e Tiziana albanese di Trinacria.
Il movimento Cinquesei per questo quinto anno si è affiancato a realtà già solide in tutta la regione, come il movimento Futuro Trasparenza Libertà, Trinacria e l’associazione Stupur Mundi. Tra gli obiettivi c’è anche quello di raccogliere le testimonianze, le foto, i video, delle campagne degli anni scorsi e dell’edizione 2023 per realizzare un libro ed una serie di iniziative da portare nelle scuole della Sicilia.
La campagna #bastaplastica sarà presentata anche a Palermo il 26 maggio.
“Questa è una battaglia che non ha alcun colore politico, appartiene a tutti- ha spiegato Daniele Zuccarello– Le nuove generazioni devono impegnarsi per una battaglia di rispetto per l’ambiente e per noi stessi. Chi ha visto a Milazzo la balena Siso, che aveva nel corpo plastica, tappi di bottiglie, sa cosa vuol dire. Quel gesto di gettare via la plastica nei mari, nelle spiagge, le bottiglie, i tappi, i bicchieri, è un boomerang, perché non solo adesso c’è più plastica che pesci ma poi quegli stessi pesci che si nutrono di plastica finiscono nei nostri piatti”