Tutti in corsa per gli 8 seggi disponibili. Anche nel Collegio di Messina sono già scattate le grandi manovre in vista delle Elezioni Regionali 2017 in Sicilia. I posti disponibili tra i banchi dell’Ars sono scesi da 90 a 70 e di riflesso anche Messina ha così perso 3 seggi rispetto agli 11 del 2012, con un alleggerimento che promette di accendere ulteriormente la contesa politica tra gli schieramenti e i relativi candidati in corsa.
Il Movimento Cinque Stelle punterà su Valentina Zafarana, esponente di punta dei pentastellati siciliani, che si è fatta apprezzare nella sua prima legislatura all’Ars e sino a poco settimane fa è stata anche in corsa per la candidatura alla presidenza della Regione poi affidata tramite le Regionarie a Giancarlo Cancelleri.
A far discutere è soprattutto la candidatura di Luigi Genovese, figlio di Francantonio Genovese, 21 anni, che proverà a ripetere l’impresa di Toti Lombardo (figlio dell’ex governatore Raffaele Lombardo) eletto alla scorsa tornata anche lui in giovane età. E il figlio dell’ex sindaco di Messina non ci sta alla valanga di critiche e di polemiche che stanno accompagnando la sua discesa in campo.
“Gioco questa partita in prima persona – ha scritto su Facebook Luigi Genovese -. Non indosso la maglia di nessun altro. Neppure quella di mio padre. Giudicatemi, attaccatemi per le mie idee, per i miei programmi, per i miei errori e non per il cognome che porto. Non voglio essere considerato un candidato alla ricerca della poltrona, per ambizione personale; ma sento di rappresentare un progetto che è fatto di tanti ragazzi come me. Troppo giovane? Forse. Costretto a crescere in fretta. Come tanti altri giovani. Ciascuno di noi per ragioni diverse. Io voglio essere capace di chiedere ai giovani di continuare a lottare, di tornare in questa terra, di credere che avere uno scopo comune è una forza e una certezza. Vi parlo con l’energia che ho ereditato dalla passione politica della mia famiglia a cui ho aggiunto la ribellione generazionale, che spinge verso traguardi possibili. Voglio ridisegnare i modelli occupazionali del futuro, nella mia città, nella mia Sicilia. Voglio abbracciare l’inarrestabile innovazione che sta caratterizzando la nostra era, grazie ad uno spazio di coworking, luogo in cui giornalmente si contaminano idee, talenti e competenze; quella grande casa in cui interagiscono nuove tecnologie, innovazione, digitalizzazione e startup. È il mondo del domani e noi siamo pronti ad esplorarlo. Vi invito a guardare il mio impegno sociale e politico con curiosità, interesse. Giudicate le mie azioni, i miei contenuti. Sono pronto a farmi conoscere per chi sono“.
Nella coalizione di centrosinistra che farà capo al candidato Fabrizio Micari i nomi in corsa si stanno già delineando e si tratta di Marcello Greco, Beppe Picciolo, Santino Calderone, Pucci Prestipino e Rita La Paglia. Torna a candidarsi anche Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars in carica. Si riproporrà anche Giuseppe Grioli, nella lista invece del candidato governatore Claudio Fava, e ci saranno anche Maurizio Rella per Sinistra Italiana e Francesco Italiano.
A sostegno della candidatura di Nello Musumeci, nel centrodestra, per l’Udc (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro), si candiderà Pippo Previti ex presidente del Consiglio comunale, ed anche Cateno De Luca, ex sindaco di Santa Teresa di Riva anche lui a sostegno di Lorenzo Cesa, attuale segretario del partito. Sicilia Vera di De Luca confluirà nell’Udc ed in corsa ci sarà pure il nuovo sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice. E poi Bernadette Grasso e Santi Formica, e la giovane Chiara Sterrantino, mentre per Fratelli d’Italia è in lista Elvira Amata. Nella competizione anche Ferdinando Croce. Nino Germanà, attualmente deputato con Ap, partito di Alfano, è ormai vicino ad un ritorno nel centrodestra. Nel collegio di Messina sarà in pista per un posto all’Ars il presidente del Consiglio comunale di Taormina, Antonio D’Aveni, che si candiderà nelle liste con Musumeci, e si ricandiderà Pippo Currenti, deputato originario di Giardini Naxos che la scorsa tornata era stato eletto nella coalizione di Musumeci ed è poi approdato nella maggioranza del governatore Crocetta.