E’ sempre stato il tratto del viale San Martino considerato di “serie B”, escluso dalle iniziative di valorizzazione, meno attenzionato anche per quel che riguarda le politiche di mobilità (QUI). Da anni i commercianti del tratto che va dall’incrocio del viale San Martino con il viale Europa fino a Villa Dante chiedono l’avvio della sosta breve per consentire ai pochi esercizi rimasti ancora aperti (dopo la realizzazione delle corsie protette del tram) di non abbassare definitivamente la saracinesca.
E non è l’unica richiesta, perché se da un lato ci sono stati provvedimenti rimasti a metà per oltre 20 anni (come le piazzette tematiche rimaste solo strade cieche), dall’altro sono arrivati provvedimenti che hanno penalizzato l’intera area. I parcheggi d’interscambio hanno reso caotica la zona e i due progetti di ampliamento dell’isola pedonale fino a villa Dante e di realizzazione della doppia pista ciclabile hanno terrorizzato commercianti e residenti.
Così il presidente della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto, a nome del Consiglio, ha consegnato oggi al sindaco Basile ed al vice sindaco e assessore alla mobilità Salvatore Mondello una petizione firmata da oltre 200 persone che oltre ad essere un appello contiene alcune proposte.
I cittadini del Quartiere Lombardo in particolare propongono
1) sosta breve, anche con disco orario, su un lato della strada carrabile, lungo il tratto di viale San Martino compreso tra Viale Europa e Villa Dante;
2) modifica al progetto della futura pista ciclabile, al fine di garantire la sosta breve su di un lato della strada. Eventualmente prevedendo la pista ciclabile solo su un lato della carreggiata e non su entrambi i lati. E nel caso evitando cordoli in cemento che aumenterebbero le barriere architettoniche ed il rischio di evacuazione in caso di calamità.
3) Eliminazione del progetto di area pedonale lungo il tratto di Viale San Martino compreso tra Viale Europa e Villa Dante.
“Diverse programmazioni della mobilità rischiano di distruggere numerosissime attività economiche, creare disagi e disservizi anche per le persone, causando malumori e sofferenza non tollerabili nel territorio- si legge nella petizione-. Il Quartiere Lombardo è nettamente distinto dal Centro storico e con vocazione residenziale, dove è presente solo commercio di prossimità. In particolare il tratto dal viale Europa a Villa Dante è basato solo sul passaggio di automobili che sostano pochissimi minuti. Soprattutto per chi è anziano, ha difficoltà motorie è inimmaginabile privarli di quel tratto di strada. Ciò intacca anche altre realtà quali le parrocchie, le strutture sanitarie e sociali presenti nella zona, per non parlare delle difficoltà dei soccorsi già allo stato atuale a causa delle barriere del tram”.
I firmatari quindi sottolineano come si tratti di un quartiere diverso dal Centro per esigenze e che invece è essenziale per i collegamenti da un lato con Provinciale e dall’altro con il Centro storico.
“Si rischia il disagio irreversibile e la desertificazione economica e sociale”