“Croce è il miglior candidato. Anzi, dirò di più, è un candidato in carne ed ossa, non è l’uomo ombra di qualcuno, non è un avatar. Ed ogni riferimento a fatti, persone e candidati è pienamente voluto”. Parole chiare per Ignazio La Russa, Fratelli d’Italia, vice presidente del senato a Messina per la campagna elettorale di Maurizio Croce.
La lista di Fratelli d’Italia è una delle corazzate a sostegno del candidato sindaco del centrodestra e la presenza in piazza Santa Caterina si fa sentire, le ambizioni sono tante ma a chi collega le amministrative di giugno con le Regionali di novembre mettendo sul tavolo le trattative per la ricandidatura di Musumeci, La Russa risponde secco: “Non c’è niente da riflettere dopo le amministrative. Musumeci è il presidente uscente e Musumeci è il candidato presidente alle Regionali, non dobbiamo discutere niente”.
Con La Russa in conferenza stampa prima e durante il comizio dopo ci sono il responsabile organizzativo di FdI Giovanni Donzelli, Salvo Pogliese, coordinatore della Sicilia Orientale, e le deputate Ella Bucalo ed Elvira Amata.
E se La Russa definendo Croce un candidato vero e non un avatar affonda il colpo sugli avversari (non fa nomi ma il pensiero va a Basile candidato di De Luca), spetta ad Elvira Amata e ad Ella Bucalo entrare più nel dettaglio.
“E’ vero, noi non abbiamo aderito subito al nome di Maurizio Croce, ma perché siamo abituati ad ascoltare il territorio- ha spiegato Elvira Amata– Ecco perché dopo aver sentito la gente abbiamo deciso di sostenerlo. Messina ha bisogno di normalità, serietà, toni pacati e noi abbiamo costruito una vera e propria squadra per vincere sia al comune che nelle municipalità”.
Anche la parlamentare Ella Bucalo si è soffermata sull’attuale situazione della città: “Si è registrato un declino sociale, economico, culturale. Troppe saracinesche chiuse, troppi giovani andati via. Adesso è il momento di cambiare”.
Pochissimi gli accenni alla rottura con Nino Germanà e con la Lega che adesso sono schierati per Basile sindaco. In gran parte è rispondendo alle domande dei cronisti che La Russa sottolinea come il centrodestra abbia sempre cercato l’unità e le responsabilità sono di chi se ne è andato. “Salvini comunque mi ha assicurato che in caso di ballottaggio tra Croce e il candidato del centrosinistra, Prima l’Italia voterà per Croce”. Quanto al mancato appoggio all’ipotesi di Germanà sindaco nelle settimane precedenti alla rottura La Russa fa capire che in realtà il parlamentare non era voluto dagli esponenti locali della Lega: “So per certo che Germanà non l’hanno voluto quelli della Lega a Messina” (ndr.il riferimento è al gruppo Beninati ed a Catalfamo).
“Io ho accettato di essere il candidato sindaco solo quando ho avuto l’appoggio di Fratelli d’Italia- ha commentato Maurizio Croce– Questo era per me un pre-requisito. Musumeci ha creduto in me nel 2017 quando mi ha voluto soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico. E ha continuato a credere in me. Senza il suo appoggio non avrei accettato”.
Alle domande che lo incalzavano su Nino Germanà, alla fine La Russa ha ribadito: “Non parlo di chi non c’è. A Palermo siamo stati noi a fare un passo indietro ritirando Carolina Varchi che era la nostra candidata. Lo abbiamo fatto per l’unità. Adesso parliamo di Maurizio Croce, che non è un avatar e non è l’uomo ombra di nessuno. E ne siamo fieri”.