No all’obbligo vaccinale per gli over 50. Questa mattina 22 Prefetture italiane hanno ricevuto via pec l’istanza con la quale l’ULF (Unione per le libertà fondamentali) chiede al governo Draghi di non porre il voto di fiducia sulla legge di conversione del DL 1/2022 che introduce l’obbligo generalizzato per chi ha più di 50 anni.
L’UFL di Messina ha inviato alla Prefettura l’istanza sostenuta da un gruppo di avvocati, associazioni e cittadini di tutta la provincia.
“L’eventuale apposizione della questione di fiducia sull’approvazione del disegno di legge- scrivono i rappresentanti dell’Ufl- impedirebbe, da un lato, la presentazione di emendamenti necessari per adeguare le misure adottate dal decreto legge all’’attuale situazione epidemiologica e sanitaria, dall’altro, il pieno dibattito parlamentare, da intendersi inclusivo della facoltà emendativa”.
In caso di apposizione della questione di fiducia infatti non sarebbe possibile né presentare emendamenti, né prevedere un dibattito che li includa, né richiedere il voto segreto.
Secondo i legali e i componenti dell’associazione l’apposizione della questione fiducia al decreto rappresenterebbe una forzatura che finirebbe con il legare il destino del governo Draghi “ad una votazione inerente libertà fondamentali, da demandare piuttosto alla coscienza ed all’indipendenza dei singoli parlamentari. Trattasi, invero, di questioni attinenti la dignità della persona umana ed i diritti fondamentali dei cittadini che non possono assolutamente essere oggetto di contesa politica, né ricondotte alla dicotomia maggioranza – minoranza”.
L’iniziativa si è svolta contemporaneamente in 22 città mentre a Roma l’ULF ha chiesto un incontro ed un confronto ai deputati sull’intera tematica.