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Tra pochi giorni anche a Messina gli studenti universitari torneranno in presenza dopo due anni tra lockdown e restrizioni. Ma il piacere di riassaporare la socialità in riva allo Stretto sarà doppio perché l’Università da tempo ormai sta portando avanti una strategia di ristrutturazione e riqualificazione per essere sempre più competitiva, moderna, funzionale.
Quelle inaugurate stamattina sono Aule storiche tornate a nuova vita, nel rispetto delle “vecchie sedute” dove migliaia di studenti nel corso dei decenni hanno seguito le lezioni di insigni giuristi e costituzionalisti. In quest’ ottica è stato tagliato il nastro, al Dipartimento di Giurisprudenza, dell’Aula 2 edel l’Aula “Ex Chimica”, recentemente ristrutturate. Lo spirito è stato quello di mantenere tradizione e storia, puntando alla funzionalità.
Al taglio del nastro erano presenti il Rettore Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore Vicario, Giovanni Moschella, il Direttore del Dipartimento, Franco Astone e Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina, che ha benedetto i nuovi locali. Hanno preso, inoltre, parte alla cerimonia numerosi docenti e studenti del Dipartimento.
“ Il campus è per loro, per i nostri studenti. I lavori rientrano in un percorso di ammodernamento dell’edilizia universitaria che ci siamo prefissati sin dall’inizio del nostro insediamento – ha detto il Rettore Salvatore Cuzzocrea – sono stati eseguiti nell’ambito di un accordo quadro e hanno riguardato il restauro interno e l’ammodernamento tecnologico e funzionale delle storiche aule gradonate. Gli studenti potranno, così, fruire di ambienti sempre più moderni e confortevoli, rispettando la tradizione”.
Cuzzocrea ha ringraziato l’avv. Simona Corvaja per la gestione delle procedure, il Dipartimento dei Servizi Tecnici dell’Ateneo e l’ufficio di Direzione Lavori UniMe composto dagli arch. Biagio La Spada e Aurelio Mondello, dal geom. Renato Mommo e dagli ing. Lorenzo Gitto e Tommaso Scimone che hanno realizzato il progetto.
“Le Aule sono state ristrutturate adottando moderne tecniche che ne hanno restituito l’originaria conformazione e stile – ha aggiunto il professor Franco Astone – rendendole funzionali e completamente fruibili attraverso l’installazione di nuovi e moderni impianti tecnologici e di climatizzazione di ultima generazione. Si tratta di strutture storiche e siamo ben felici che i nostri studenti possano tornare a beneficiarne adesso che riprenderanno le lezioni in presenza. Queste iniziative di restauro proseguiranno anche in altri locali del Dipartimento”.
Ma l’Ateneo è un “cantiere” perché i lavori continuano per riportare anche all’antica bellezza una delle strutture più prestigiose ed antiche del Paese. E se per quanto riguarda l’ex Hotel Riviera i lavori sono stati affidati con l’obiettivo di creare gli alloggi per gli studenti fuori sede, e quanto prima si procederà anche con l’ex Banca d’Italia più a breve termine tornerà al suo splendore il Giardino del Rettorato.
Nel benedire le Aule monsignor Cesare Di Pietro ha ricordato il terribile momento storico che stiamo attraversando: “L’auspicio è che ovunque, come sta accadendo in quest’Aula oggi, prevalga la forza del diritto e non, come invece si sta verificando in Europa, il diritto della forza. Apprezzo la decisione di mantenere intatta la storicità di queste Aule che possiamo definire sacre per la cultura e il sapere, pur con la loro rifunzionalizzazione”