Diede voce al cinema, eppure dovette combattere tutta la vita perché gli venisse riconosciuto a livello internazionale. La storia del messinese Giovanni Rappazzo, emigrato negli Stati Uniti appena diciottenne e che lavorò nel campo della tecnologia del cinema con grande capacità innovativa, è al centro del docufilm “L’uomo che diede la voce al cinema” e che è stato presentato all’Istituto Verona Trento, là dove l’uomo insegnò per molti anni.
L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività previste nel percorso di Istituto di Educazione civica “Il mondo che vorrei.”- “Un mondo di affettività”. Il docufilm ideato e prodotto dalla professoressa Rosaria Mantineo Gambadauro, narra la storia del messinese Giovanni Rappazzo, che ha lottato tutta la vita per avere riconosciuta l’invenzione del sonoro nelle proiezioni cinematografiche. Rappazzo ex professore dell’Istituto Verona Trento è riuscito difatti, grazie alla sua tenacia e alla sua visione innovativa, a superare le sfide tecniche che fino ad allora avevano impedito il successo del cinema sonoro e a portare questa rivoluzione tecnologica sul grande schermo. Si vuole quindi celebrare la lungimiranza di Rappazzo, ponendolo come esempio educativo per tutta la comunità scolastica. Nato in Sicilia nel 1892, si trasferì negli Stati Uniti all’età di 18 anni e iniziò a lavorare nel campo della tecnologia del cinema. Fu proprio grazie alle sue intuizioni e al suo lavoro che, negli anni ’20, vennero sviluppati i primi sistemi di registrazione e riproduzione del suono in sincronia con l’immagine. Il suo contributo è stato fondamentale per il progresso del cinema e ha aperto le porte a nuove possibilità espressive per registi, attori e musicisti. Grazie a Rappazzo, il film sonoro sincronizzato ha cambiato per sempre il modo in cui veniamo intrattenuti e coinvolti dall’arte cinematografica.
Oltre all’autrice del documentario, Rosaria Mantineo Gambadauro che ha scritto anche un saggio su Rappazzo, sono intervenuti Nino Genovese critico e storico del Cinema, Nino Cucinotta ex docente del IVerona Trento, il regista del documentratio Rocco Ioppolo nonché docente dell’Istituto Scolastico Basile di Messina e il giornalista Sergio Di Giacomo. Tra gli interventi anche quello del signor Francesco Schirò, ex allievo del Rappazzo che ha recitato versi in dialetto siciliano. Sono state proiettate anche locandine di film girati a Messina ed in Sicilia, a cura di Giuseppe Barbaro donata una targa sul pioniere inventore, realizzata da alcuni allievi dell’I.I.S. Basile.