Il Comune di Messina “salva” i fondi per completare la stabilizzazione dei precari. Al termine di un vertice svoltosi stamattina a Palermo, in cui non sono mancati momenti di tensione, la Città dello Stretto è riuscita a scongiurare la perdita delle proprie risorse economiche. “Oggi a Palermo abbiamo difeso i circa 2 milioni di euro l’anno recuperati sul fondo per la stabilizzazione dei precari in vigore fino al 2038 per un totale di oltre 40 milioni di euro”, fa sapere il sindaco Cateno De Luca.
Il primo cittadino ha inteso, in tal senso, ringraziare l’assessore regionale alle Autonomie locali Bernadette Grasso e la dirigente generale del dipartimento Autonomie locali Margherita Rizza “per aver consentito di tutelare le legittime prerogative della Città di Messina”. “Messina non solo ha stabilizzato tutti i precari ma ha concesso a tutti l’aumento fino a 30 ore settimanali e nel 2020 l’aumento sarà fino a 35 ore settimanali chiudendo così una lunga e vergognosa pagina di mala politica”, ha evidenziato De Luca.
Poi l’attacco alle precedenti gestioni di Palazzo Zanca. “Ecco la storia di questa importante conquista per la città di Messina – afferma De Luca -. Il Comune di Messina ha stabilizzato negli anni 2015,2016 e 2017 ben 208 lavoratori precari con contratto a tempo indeterminato appartenenti al bacino dei lavoratori socialmente utili, di cui alle leggi regionali n. 85/1995,16/06 ,21/2003 e 27/2007. Le suddette stabilizzazioni sono state effettuate ai sensi dell’art.4 comma 6 della legge n.125/2013 e dell’art.30 della L.R. n.5/2014. La predetta normativa, tuttavia, non prevedeva l’erogazione di alcun contributo a favore dei comuni che procedevano alla stabilizzazione dei precari ma già nel 2016 il legislatore regionale, con la legge n.27/2016, ha stabilito di garantire la copertura delle spese derivanti dalla stabilizzazione del personale precario degli enti locali, quantificando la spesa necessaria dal 2019 al 2038 da iscrivere nel bilancio regionale. Con l’entrata in vigore della legge n. 27/2016, la Regione Siciliana dunque ha assunto l’impegno di contribuire per tutta la durata della vita lavorativa al pagamento della retribuzione di ogni precario stabilizzato erogando agli enti locali lo stesso contributo finanziario garantito fino al 2015. Il suddetto contributo, tuttavia, non spettava agli enti locali che, come il Comune di Messina, avevano avviato il percorso di stabilizzazione precedentemente all’entrata in vigore della L.R n.27/2016″.
“È dunque evidente il danno che ne è derivato per Comune di Messina – sottolinea De Luca, che non poteva beneficiare del contributo regionale a differenza della quasi totalità degli enti locali siciliani, che invece hanno avviato le stabilizzazioni solo dopo l’entrata in vigore della preannunciata ed attesa legge regionale che ha previsto il rimborso ai comuni delle spese del personale stabilizzato. Al fine di ovviare a tale perdita di risorse, è stato predisposto un testo di legge rivolto a modificare il testo dell’art 3 della l.r. n.27/2016, che prevedeva il suddetto contributo fino al 2038 solo per gli enti che avevano avviato le stabilizzazioni dopo il 31/12/2016, data di entrata in vigore della predetta legge. I testi di legge predisposti grazie all’impegno dell’on. Danilo Lo Giudice sono stati votati dall’Ars e sono confluiti prima nell’articolo 1 comma 1 della l.r.n.24 del 16/12/2018, che ha previsto l’erogazione di un contributo una tantum a favore dei comuni che hanno concluso i processi di stabilizzazione del personale titolare di contratto a tempo determinato nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2010 e il 31/12/2016 (il comune di Messina ha beneficiate di euro 65.000,00) e poi nell’articolo 22 della legge di stabilità regionale (l.r. n.1/2019), il quale ha riconosciuto il contributo per le stabilizzazioni fino al 2038 anche ai comuni che vi avevano proceduto in base alle leggi anteriori all’entrata in vigore della l.r. n.27/2016″.
In virtù dell’azione politica conclusasi con questo testo di legge, il Comune di Messina beneficerà dal 2019 in poi della somma di 2 milioni di euro che copre quasi interamente il costo delle stabilizzazioni del Comune e continuerà a beneficiare di tal contributo fino al 2038.