Dal 1949 a oggi il trasporto marittimo è responsabile dell’arrivo nei mari Ue del 49% delle specie aliene, in particolare nel Mediterraneo. E’ uno dei dati contenuti nel primo rapporto sull’impatto ambientale del trasporto marittimo nell’Ue, curato da Agenzia europea dell’Ambiente e Agenzia europea per la sicurezza marittima, che sarà presentato oggi a Lisbona. Gli organismi vengono trasportati principalmente attraverso l’acqua di zavorra (fino al 25,5%) e l’incrostazione dello scafo (fino al 21,2%).
Cinquantuno specie “non-indigene” sono classificate come ad alto impatto, cioè possono influenzare gli ecosistemi e le specie autoctone.
Secondo il rapporto le navi che fanno scalo nei porti dell’Ue e dello Spazio economico europeo hanno generato circa 140 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 nel 2018, il 18% delle emissioni da trasporto marittimo su scala mondiale. Migliora la situazione delle perdite di petrolio. Nonostante i volumi trasportati via mare siano aumentati negli ultimi 30 anni, su un totale di 18 grandi fuoriuscite accidentali di petrolio nel mondo dal 2010, solo tre sono state localizzate nell’Ue (17%).