“Puntualmente, dopo le coraggiose denunce delle mie assistite, le sorelle Anna, Gioacchina e Irene Napoli, che hanno messo allo scoperto il dramma fatto di vessazioni e ingiustizie subite nel corso degli anni è partita, inesorabile, la macchina del fango” ad affermarlo è Giorgio Bisagna, l’avvocato che segue il caso delle sorelle Napoli.
Irene, Gioacchina e Marianna Napoli dopo la morte del padre, nel 2006, dicono di aver subito minacce e intimidazioni mafiose per costringerle a cedere l’attività. Le tre donne hanno denunciato danneggiamenti, l’uccisione dei propri cani, sconfinamenti di vacche che vanno nei loro terreni. Il sindaco di Mezzojuso sostiene di non aver mai avuto notizia dalle sorelle Napoli (una lavora in Municipio) di queste minacce e di averle apprese da un articolo di stampa alla fine del 2017.
“Cominciano a spuntare infatti, attacchi calunniosi e diffamatori nei confronti del padre delle mie assistite, defunto dal 2006 e totalmente invalido dal 1998, volti a infangare non solo la sua persona, ma soprattutto per delegittimare l’operato delle sorelle Napoli, e, di riflesso, l’operato degli organi investigativi” – aggiunge i legale.
“Prima l’isolamento sociale di cui le mie clienti sono state vittime nel loro paese di residenza. Oggi si assiste a misure decisamente più forti, fatte di insulti e diffamazioni sui social e sui media ad opera di soggetti a caccia di visibilità. Le mie assistite non intendono subire oltre, ulteriori attacchi alla onorabilità loro, all’immagine del loro amato padre, ed hanno già provveduto a presentare le prime querele” prosegue Bisagna.
“Ho quindi ricevuto incarico di procedere, verso tutti coloro che si renderanno responsabili di attacchi diffamatori e calunniosi il cui unico fine è la delegittimazione morale di chi, in una terra difficile come quella nostra, prova dire no a soprusi e arbitri, ricevendo in cambio isolamento fisico e denigrazione” conclude l’avvocato Bisagna.