“Da questa mattina sono tornato al mio lavoro in Universita’.
Così scriveva già ieri su Facebook, Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo e candidato sconfitto del centrosinistra alle elezioni regionali siciliane.
“La campagna elettorale è stata un’esperienza emozionante, faticosa ma bellissima, di cui sono molto orgoglioso. Non posso che ringraziare di cuore i 388.886 siciliani che mi hanno votato e i tantissimi che hanno manifestato affetto e mi sono stati vicini in questi due mesi. Sono stati giorni molto intensi che ricorderò per tutta la vita”.
Intanto, non si placano le polemiche per le sue mancate dimissioni da rettore dell’ateneo palermitano e gli studenti dei collettivi preannunciano un “autunno caldo” contro la decisione di Micari di restare in sella all’Università degli studi di Palermo. “E’ inconcepibile – affermano – che con disinvoltura ci si candidi pur mantenendo una carica istituzionale e che poi, a sconfitta avvenuta, si rientri dalla porta principale come se nulla fosse. Un rettore dovrebbe essere super partes, dovrebbe rappresentare tutti, ma candidandosi, Micari ha dimostrato di non esserlo più. Dunque, si dimetta e se vuole, continui a far politica”.