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I sondaggi: testa a testa Musumeci-Cancelleri. Ma 2 milioni di siciliani non andranno a votare

venerdì 20 Ottobre 2017

Ancora un sondaggio prima del voto del 5 novembre che darà alla Sicilia un nuovo governatore e un parlamento con 70 deputati regionali per nove province anziché gli attuali uscenti 90.

Si tratta dell’ultimo pubblicabile, secondo quanto prevede la legge e mette a fuoco il rush finale annunciato un po’ da tutti tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, divisi da un solo punto in percentuale (36% contro 35% a vantaggio del candidato del centrodestra).

 

A condurlo l’Istituto Demopolis, per conto della trasmissione televisiva Otto e mezzo, ed effettuato nel periodo tra il 17 e il 19 ottobre su un campione considerato su base regionale di 1000 intervistati.

I due concorrenti per Palazzo d’Orleans avrebbero staccato, ma non da ora gli avversari, a partire dal rettore di Palermo Micari, attardato al 21%, con Claudio Fava, accreditato di un 7%, che, se esteso alla lista, significherebbe l’importante raggiungimento del quorum e l’ingresso dei deputati a Sala d’Ercole.

Nello Musumeci intervista dubbiNel sondaggio appare poco stabile comunque una parte dell’orientamento e dell’intenzione di voto intercettata. Il 61% ha deciso definitivamente come voterà, il 23% ancora no, il 16% potrebbe ancora cambiare idea.

Un quarto degli elettori piazzati tra gli indecisi, fa di questa elezione una partita che va oltre i tempi supplementari. Di questo passo, fino alla lotteria dei calci di rigore.

Secondo la rilevazione inoltre l’affluenza sarebbe ferma in maniera stabile, sotto il 50%. Oltre due milioni di siciliani. Sondaggi alla mano dunque i siciliani si preparano alla scelta decisiva in un contesto che potrebbe rivelare grande incertezza fino alla fine.

Il ‘testa a testa’ viene inoltre confermato da un altro sondaggio commissionato da Demos & Pi per La Repubblica con Musumeci al 35,2% e Cancelleri al 33,2%. Dietro anche in questo caso Micari (15,7%) e Fava (13,8%). Il candidato della lista Cento passi, così vicino a quello del centrosinistra potrebbe essere la vera sorpresa della campagna elettorale, non escludendo la possibilità di un clamoroso, alla vigilia, potenziale terzo posto. Un fatto in sé che potrebbe scompaginare il centrosinistra siciliano con riflessi non solo siciliani.

fava

Quel che si può ragionevolmente aggiungere a questa raffica di numeri e percentuali è che viene confermata la divisione nel voto siciliano, in questa vigilia incerta,  tra voto strutturato e voto di concetto e di opinione. Da un lato il leader di #diventerabellissima concentra i suoi sforzi alla guida della coalizione, provando a dare un valore aggiunto  rispetto allo schieramento, dall’altro il voto di protesta iniziale su Cancelleri si è andato trasformando in una proposta politica presa ampiamente in considerazione. Non solo ‘voto di pancia’ dunque.

Le ultime due settimane, con la presenza dei candidati concentrati sui territori, dovranno dire anche in che termini le liste dei candidati potranno influire e quanto inciderà il voto disgiunto che si annuncia alto e potrebbe creare la sorpresa finale.

 

 

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