L’uno-due delle Iene ha affondato l’assessore alle politiche sociali Gianluca Miccichè. Due puntate del format tv di Mediaset costringono l’esponente Udc a rassegnare le dimissioni. Dopo la puntata della settimana scorsa, ieri sera è andato in onda un altro servizio dedicato alla vicenda dei fratelli Pellegrino, i due tetraplegici costretti a una lunga attesa negli uffici dell’assessorato alla Famiglia, con la vana speranza di poter discutere il loro caso parlandone con Miccichè.
La storia, in realtà, era iniziata un anno fa, quando i ‘disturbatori’ di Mediaset, avevano strappato una “promessa” all’assessore. Non se ne fece nulla, così le Iene sono tornate alla carica e in due puntate hanno messo al tappeto il politico della giunta Crocetta. Che alla fine si è dimesso:“La vicenda dei fratelli Pellegrino mi ha profondamente addolorato e turbato – sostiene – e ha assunto una dimensione mediatica che va al di là dei fatti e che consegna un’immagine deformata della mia persona e del mio impegno politico. La situazione che si è determinata non mi consente di continuare con serenità il mio lavoro, per questa ragione e per tutelare la dignità delle istituzioni ho rassegnato le mie dimissioni da Assessore al Lavoro e alle Politiche Sociali al Presidente della Regione”.
Commenta subito il Governatore Crocetta, che prende l’incarico ad interim:“In data odierna l’assessore Gianluca Miccichè mi ha consegnato un nota con le sue irrevocabili dimissioni come atto di responsabilità a tutela delle istituzioni regionali, che pertanto ho accolto. Ho già avviato l’interlocuzione con i Centristi per l’Europa per trovare insieme una rapida soluzione, confermando la solidità del rapporto con questa area politica. Sin da oggi ho assunto l’interim per evitare la vacatio amministrativa”.
Di seguito il comunicato stampa a firma dei fratelli Gianluca e Alessio Pellegrino, che sottolineano la loro condizione con l’hashtag #SiamoHandicappatiNoCretini; il comunicato informa di un presidio pacifico che si terrà domani alle 11.00 davanti la Presidenza della Regione.
“Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni del presidente Crocetta in merito al secondo servizio delle Iene che ci ha visti protagonisti. Apprendiamo anche delle successive dimissioni dell’assessore Miccichè. Abbiamo ricevuto comunicazione dell’arrivo della Croce Rossa per risolvere la situazione d’emergenza (li abbiamo ricevuti cortesemente oggi alle 16:00) e solo due giorni fa sono state attivate 4 ore dal servizio ADI. Pur ringraziando il presidente Crocetta riteniamo alquanto offensivo questa maniera di risolvere i problemi. Ricordiamo infatti che Crocetta conosce perfettamente la nostra situazione da molto tempo e di quella egli altri 3600 disabili nella nostra stessa situazione. Pertanto ci troviamo costretti a rifiutare ( a costo di enormi sacrifici) questa forma di assistenzialismo non programmata e non diffusa. Vogliamo che vengano applicate tutte le leggi inerenti le disabilità ( fisiche, cognitive ecc). Tutte! Non vogliamo essere coinvolti in logiche d’emergenza che mettano in secondo piano la nostra lotta. Miccichè è uno dei tanti , troppi politici che giocano con le nostre vite. Non può essere considerato solo il capro espiatorio. Per tale ragione domani stiamo organizzando una manifestazione volontaria e pacifica davanti alla presidenza della regione domani 21 febbraio alle 11:00 che coinvolgerà le associazioni di disabili, i volontari e i familiari delle persone che vivono queste vessazioni ogni giorno. Invitiamo tutti a partecipare pacificamente. Ringraziamo di cuore quanti ci stanno supportando in questo momento così importante per tutti noi.”
Il primo plauso al governo Crocetta arriva dal Movimento Cinquestelle, proprio per le dimissioni di Micciché. “La prima azione da applausi del governo Crocetta – commenta il deputato Giancarlo Cancelleri – Prendiamo atto delle dimissioni benché arrivate solo a causa della tempesta mediatica scatenata dai servizi televisivi realizzati da Le Iene e non dalla consapevolezza di aver calpestato sacrosanti diritti di persone che andrebbero trattate con premura, solerzia e particolare attenzione. Speriamo – continua – che questa vicenda serva da monito a chi, sprofondato nelle comode poltrone dei palazzi del potere, finisce per guardare solo al proprio tornaconto e alla propria carriera piuttosto che al benessere collettivo. Sfruttiamo questo episodio per rilanciare la questione dell’assistenza e farla diventare centrale nel bilancio regionale, perché in futuro non si verifichino gli odiosi black-out assistenziali che anche noi, come gruppo parlamentare, abbiamo spesso denunciato”.