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Pif vs Crocetta, il surreale scontro sui disabili nel “ring” di Palazzo d’Orleans [Video]

martedì 21 Febbraio 2017

La calda e concitata mattinata era cominciata così oggi:

E i toni nel pomeriggio non si sono placati. Come in un surreale ring, ai due angoli opposti della Sala Alessi di Palazzo D’Orleans, Crocetta da un lato e Pif dall’altro. Tutt’intorno la stampa e i disabili in attesa di assistenza.

Il video pubblicato da uno dei fratelli Pellegrino su Facebook:

“Politicamente – ha subito premesso il presidente della Regione – sono responsabile di quanto accaduto al mio assessore. Sono presidente della Regione e pertanto sono responsabile politicamente. Dal momento che oggi ho assunto l’interim della Famiglia entro tre giorni proporrò una soluzione. Abbiamo pensato a un progetto per assumere i disabili che possono lavorare, superando il patto di stabilità. Ho verificato col Cipe: 100 milioni di euro verranno sbloccati in una settimana circa. Per i diversamente abili che hanno bisogno di assistenza possiamo riqualificare Asu e altre categorie di precari, avremo migliaia di persone a disposizione”, ha spiegato Crocetta. E incalzato da Pif ha aggiunto il governatore ha aggiunto: “Io caro Pif, sono più incazzato di te. Perché chi doveva fare quel lavoro (il dimissionario assessore Gianluca Miccichè, ndr) mi ha tradito. Mi sento tradito da chi non ha fatto per questa gente ciò che doveva fare. È stato anche tradito il mio programma di governo”.

“Io ringrazio Pif, ringrazio Alessio e Gianluca, ringrazio Le Iene che hanno sollevato il problema“, ha detto il Governatore, ricordando la vicenda dei due fratelli disabili lasciati in anticamera per ore dall’assessore alla Famiglia Gianluca Miccichè poi costretto a dimettersi sull’onda delle polemiche. “È grave che ci sia stato bisogno delle Iene per accorgersi del problema” replicano i familiari dei disabili. “Servono 480 milioni per 3680 disabili” ricordano alcuni dei presenti in sala.

© MICHELE NACCARI/ STUDIO CAMERA
© MICHELE NACCARI/ STUDIO CAMERA

Non mancano le accuse di Crocetta al sindaco Orlando: «Il sindaco non può dire: ‘andate alla Regione’. Ogni disabile costa 79mila euro l’anno. Entro tre giorni proporrò un progetto dettagliato per i disabili gravi siciliani ed entro 2 mesi al massimo la risoluzione definitiva del problema». Quindi se entro il 21 aprile non verrà risolto, «si dimetterà?», lo ha incalzato più volte Pif.

Surreale la risposta del governatore, accerchiato: “Ci metto te al mio posto così risolvi il problema” ha detto Crocetta. “Ma io non sono mica il presidente della Regione…” replica il popolare regista chiedendo a Crocetta un impegno preciso per quanto riguarda l’assistenza ai disabili e una data certa. È uno dei passaggi del concitato botta e risposta tra i due, durato circa mezz’ora, dopo una telefonata altrettanto rovente.

“Se non risolve il problema di tutti i disabili entro due mesi si dimetta”, interviene nuovamente Pif incalzando il Governatore. “Questo in politica si chiama ricatto, ho preso degli impegni e tu li verificherai…” ribatte Crocetta. I ricatti li faceva il suo assessore. Presidente è finita. Non avete più credibilità” chiosa l’ex inviato delle Iene.

 

LE REAZIONI

ferrandelli-conf-stampa“Trovo assurdo che si sia dovuto aspettare l’intervento della televisione per accendere i riflettori sul problema dei fondi destinati ai disabili. Ancora una volta la politica non e’ stata in grado di fornire delle risposte concrete a chi chiede solamente il diritto di vivere dignitosamente la propria vita”. Così Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo, sull’occupazione della Presidenza della Regione siciliana da parte dei disabili. “Sono vicino alle associazioni e alle famiglie dei disabili che questa mattina hanno manifestato a palazzo d’Orleans – aggiunge -. Mi auguro che da oggi non si debba più ricorrere alle televisioni per risolvere i problemi della nostra regione. Questa, come tante altre, e’ una delle derive a cui ero stanco di assistere ed e’ uno dei motivi per cui ho rassegnato le mie dimissioni da parlamentare. Oggi a dimettersi dovrebbero essere il presidente della Regione e chi finge di fare opposizione”.

 

Giulia Di Vita (M5S)“Alla Sicilia nel 2016 sono stati erogati da Roma 32 milioni 409 mila euro, l’8,31% della somma nazionale del Fondo per la Non Autosufficienza. Duecentomila euro in meno rispetto al 2015, quando lo stanziamento per l’Isola rappresentava l’8,36% dei fondi nazionali. Eppure nessuno sa come siano spese esattamente queste cifre che vengono trasferite alla Regione”. La deputata siciliana 5 stelle Giulia Di Vita ha presentato una interrogazione al ministro della Salute, a quello dell’Economia e alla presidenza del Consiglio per sapere se hanno intenzione, vista la mancanza di dati sulla gestione del fondo per l’assistenza alle persone disabili, di condurre un controllo specifico per la Sicilia. “L’aspetto grave, oltre l’atavica mancanza di fondi e’ che nessuno ha contezza di come siano spese esattamente le esigue cifre che comunque vengono trasferite alla Regione e stanziate effettivamente. Questo permette ai responsabili, soprattutto politici, di continuare a fare melina scaricandosi a vicenda le responsabilità”, aggiunge Di Vita.

 

milazzo_mimmo_cisl-sicilia“La vicenda dei disabili siciliani, balzata agli onori delle cronache negli ultimi giorni, è una delle pagine più tristi e penose del governo della Regione e della gestione amministrativa regionale, degli ultimi anni”. Così in una nota la Cisl, che definisce “l’abbandono a se stessi dei diversamente abili un fatto grave, da affrontare e risolvere con assoluta urgenza. Cominciando col garantire, nell’ambito della sessione di bilancio in corso all’Ars, le risorse necessarie al fondo per la non autosufficienza e ai piani personalizzati per i minori affetti da disabilità. È un fatto di civiltà – dice il segretario regionale Mimmo Milazzo -. E per questo, lascia perplessi l’incontro di oggi a Palazzo d’Orleans tra le famiglie di disabili accompagnate dal regista Pif, e il governatore Rosario Crocetta. Un incontro avvenuto a valle della legittima protesta delle famiglie dei portatori di handicap e durante il quale, un presidente della Regione non affiancato da dirigenti generali né da alcun tecnico competente, si è arrampicato sugli specchi per rispondere alla domanda sul quando il servizio di assistenza sarebbe stato concretamente fornito ai 3.600 disabili siciliani. Garantire l’inclusione sociale e civile dei diversamente abili è un dovere delle istituzioni e di chi le amministra – sostiene Milazzo – e fanno bene le famiglie che vivono questo dramma, a pretendere certezze. La Cisl è al loro fianco”.

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