Scoppia la polemica, com’era inevitabile, dopo il post pubblicato sui social dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, nel quale aveva attaccato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dandogli dello “stronzo”. Il presidente del parlamento siciliano, come un temporale inatteso in pieno agosto, nel suo post aveva usato parole particolarmente pesanti, facendo riferimento alla vicenda della nave Diciotti ferma al porto di Catania: “Ti auguro di riuscire a provare vergogna – aveva scritto – Non so come tu riesca a dormire al pensiero di quanta sofferenza si stia procurando nel tuo nome.
Salvini, non ti stai comportando da Ministro di una democrazia occidentale, civile: non stai difendendo i confini d’Italia, perché persino l’ultimo dei soldati in guerra avrebbe pietà di un civile inerme, ferito, indifeso. Salvini, non agisci così perché intollerante o razzista. Perché nel lasciare 150 persone per tre giorni in balìa di malattie e stenti su una nave non c’entra niente la razza o la diversità, c’entra l’essere disumani, sadici. E per cosa poi, per prendere 100 voti in più? Non sei razzista, sei solo uno stronzo”.
Un post decisamente sopra le righe, contro cui si scaglia adesso la Lega. “Non possiamo che esprimere sentimenti di vergogna per i toni violenti e il linguaggio indecoroso che offende l’intero parlamento siciliano, un senato tra i più ricchi di storia al mondo – scrive in un comunicato ufficiale il coordinamento siciliano della Lega: “Ci troviamo di fronte ad uno dei principali protagonisti in negativo della storia politica siciliana. E le condizioni in cui versa la nostra splendida Isola dopo che costui negli ultimi trent’anni ha ricoperto quasi tutte le cariche istituzionali esistenti, lo testimoniano da sé. Lui che da sempre è stato un esempio negativo per la politica siciliana si permette oggi di attaccare chi sta dando una svolta vera a questo Paese”.
“Speriamo – conclude il comunicato – che il presidente Musumeci non faccia passare in silenzio questa inqualificabile aggressione verbale sferrata dalla seconda carica istituzionale della Regione siciliana”.
Sulla questione è intervenuto con un tweet anche il commissario della Lega in Sicilia Stefano Candiani, che ha affermato come con un simile intervento Miccichè abbia schierato Forza Italia col Pd.
In mattinata una nota anche da Tony Rizzotto, unico parlamentare della Lega all’Assemblea regionale Siciliana, che in un post su Facebook scrive: “Sono profondamente dispiaciuto e fortemente deluso dalle parole usate dal presidente dell’Ars Miccichè nei confronti del Vice Premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini per una posizione che può anche non condividere, ma che è frutto di una scelta politica del Governo nazionale volta a sensibilizzare gli stati dell’UE affinché collaborino con l’Italia nella gestione del problema dell’immigrazione”.
“Sono ingiustificati, e certamente poco consoni alla carica ricoperta – prosegue Rizzotto – i toni usati da Miccichè nei confronti del ministro dell’Interno, perché un politico navigato come il presidente dell’Ars dovrebbe sapere che questi atteggiamenti offensivi e provocatori non migliorano i rapporti politici ma possono solo peggiorarli”.
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