Un barchino, con a bordo 31 bengalesi, siriani ed egiziani è stato soccorso dalla motovedetta Cinus della Guardia di finanza nelle acque davanti a Lampedusa.
A bordo del natante, che a detta dei migranti è salpato da Zuwara, in Libia, anche 6 donne e un minore. E’ il settimo sbarco, a partire dalla mezzanotte, per Lampedusa dove, al momento, sono giunti 279 migranti, compresi i 14 che, per motivi medici, sono stati evacuati dalla nave militare Dattilo. All’hotspot di contrada Imbriacola, da dove sono stati trasferiti 708 migranti (530 con il traghetto Galaxy verso Porto Empedocle e 178 con aereo charter per Olbia) ci sono, al momento, 1.520 persone.
Per la serata, su disposizione della Prefettura di Agrigento, la polizia scorterà al porto altri 210 migranti che verranno imbarcati sul secondo traghetto di linea per Porto Empedocle.
Inoltre, quattro tunisini sono stati arrestati, dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, perché hanno fatto reingresso sul territorio nazionale, attraverso la frontiera marittima di Lampedusa, nonostante fossero gravi da decreto di respingimento. Gli arresti sono stati fatti a Porto Empedocle, dopo che i quattro sono stati sbarcati dal traghetto di linea con il quale erano stati trasferiti dall’hotspot di Lampedusa. Su disposizione del pm di turno, i tunisini sono stati posti ai domiciliari nella tensostruttura che si trova nell’area portuale di Porto Empedocle.
Nel pomeriggio altri 128 migranti sono sbarcati a Lampedusa dopo che i tre barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi in acque Sar dalle motovedette della Guardia costiera. Salgono a 10 gli approdi di oggi sull’isola. Sui barchini, partiti da Sfax in Tunisia, c’erano 39 (11 donne e 2 minori), 44 (11 donne e 2 minori) e 45 (11 donne e 3 minori) persone originarie di Mali, Costa d’Avorio, Guinea, Sierra Leone, Burkina Faso, Camerun e Gambia. I tre gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada