Circa 400 migranti sono sbarcati sulla battigia di Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino. Una nave madre li avrebbe lasciati a pochi metri dall’arenile, prima di riprendere il largo.
I migranti sono in fuga lungo le strade e le campagne. Tanti si sono riversati sulla statale 115, in direzione Agrigento.
Chiedono acqua agli automobilisti in transito e di salire a bordo delle auto. Almeno tre le motovedette della Guardia costiera impegnate nella ricerca della nave madre.
Polizia, carabinieri e militari della Capitaneria di porto stanno setacciando – fra strade e campagne – tutta l’area prossima al luogo dello sbarco.
Inoltre, 52 migranti dell’Africa subsahariani, fra cui alcune donne, sono stati bloccati dai carabinieri della stazione di Linosa, sempre nell’agrigentino, dopo che con un’imbarcazione di circa 10 metri, sono riusciti ad arrivare sugli scogli della più piccola isola delle Pelagie.
E’ stata già avvisata la Guardia costiera che dovrà trasferire a Lampedusa i 52. Intanto, sarebbe stato intercettato un barcone, in acque internazionali, che sta viaggiando verso l’Italia.
AGGIORNAMENTO
Sono una trentina i migranti bloccati nel pomeriggio dopo lo sbarco sulla spiaggia Vincenzella di Palma di Montechiaro. Lungo la strada, in direzione di Agrigento, alcuni sono seduti all’ombra degli alberi, secondo quanto riferito da automobilisti in transito.
Un barcone, di circa 10 o 12 metri, che alcuni testimoni hanno visto al traino di un’altra barca, è stato trovato a Cala Vicinzina, a Palma di Montechhiaro, a poche centinaia di metri da dove stamane è avvenuto lo sbarco di centinaia di tunisini.
Nessuna traccia, invece, dell’altra imbarcazione. Oltre alle motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza, che perlustrano le acque, in volo c’è un drone a supportare le ricerche. Non c’è certezza sul numero delle persone sbarcate
Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, si è recato ai piedi del Castello dove sono state radunate le persone – tutte tunisine – finora rintracciate tra le centinaia sbarcate in spiaggia e ha portato ai migranti mascherine, bottiglie d’acqua, di tè e ciambelle.
“Da quello che dicono i miei concittadini che hanno assistito ai momenti immediatamente successivi allo sbarco, sono state viste tantissime persone che scappavano per le campagne circostanti – ha raccontato il sindaco – . Pare che fossero circa 300 su entrambe le imbarcazioni (di cui non si ha traccia, ndr) e una trainava l’altra. Ricerche sono in corso, un altro gruppo di migranti, appena adesso, è stato rintracciato a Cala Vincinzina e altri lungo la strada verso Palma di Montechiaro“.
Il sindaco ha anche ringraziato le forze dell’ordine portandogli anche acqua e caffè.
Al momento le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare poco più di 60 tunisini. Un primo pullman carico di migranti è già partito con destinazione Porto Empedocle.
I tunisini verranno rifocillati, identificati e sottoposti ai primi controlli sanitari nella tensostruttura attigua alla banchina portuale. Intanto, le ricerche proseguono.