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Migranti, i sindaci dei Nebrodi non mollano: “Non siamo stati interpellati”

domenica 16 Luglio 2017

Non mollano i sindaci dei Nebrodi che da 24 ore protestano contro il trasferimento di 50 migranti in un albergo di Sinagra, in provincia di Messina.

Oggi, nonostante le avverse condizioni meteo, 34 primi cittadini dell’area montana si sono riuniti e hanno deciso di effettuare un presidio davanti all’hotel. Promettono che non se ne andranno fino a quando i migranti non saranno spostati altrove. Al momento, il prefetto di Messina non sarebbe intenzionato a fare passi indietro, ma secondo i sindaci ci sarebbero i margini perché uno spiraglio si apra.

I rappresentanti dei comuni, con in testa il sindaco di Castell’Umberto Vincenzo Lionetto Civa, hanno chiesto un incontro in prefettura a Messina e hanno sottoscritto un documento unitario.

Il primo cittadino ha anche ribadito le ragioni della protesta, spiegando che questa è nata dal fatto che il prefetto avrebbe dovuto informare i comuni dell’arrivo dei migranti: «Da tempo», sottolinea, «insieme agli altri sindaci dei Nebrodi, sapendo che nei nostri comuni sarebbero arrivati oltre 7000 migranti, avevamo chiesto un incontro al prefetto per concordare le azioni di accoglienza, ma ci è stato negato. Sabato dell’arrivo dei migranti lo sapeva la cooperativa, lo sapeva l’agenzia dei pullman che li ha portati ma noi sindaci non sapevamo nulla. Chiediamo al Prefetto di nuovo un incontro per concordare un piano di accoglienza, perché possiamo anche assisterli direttamente noi senza utilizzare le cooperative e risparmiando denaro».

Un numero, quello di 50 migranti nel solo comune di Sinagra, che per i primi cittadini sarebbe ben superiore rispetto a quanti ne prevede la legge, secondo cui si possono accogliere 2,5 migranti ogni mille abitanti.

Solidarietà ai sindaci e ai cittadini che protestano arriva dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini: «fanno bene», ha detto prima dell’apertura della conferenza programmatica di Piacenza, «quando andremo al governo, difenderemo i confini italiani».

A favore dei sindaci anche il Movimento 5 Stelle, per bocca del deputato messinese Francesco D’Uva: «Capisco in pieno la protesta dei sindaci», scrive su Facebook, «che mira a mettere in risalto la totale assenza dello Stato. Le Istituzioni hanno abbandonato le amministrazioni comunali, attuando una politica che alimenta solo il business dell’accoglienza (spesso illegale) a discapito di un business che potrebbe invece essere legato al turismo e alla valorizzazione della Sicilia».

«Forza Italia è vicina ai comuni del Messinese, piena solidarietà ai sindaci che in queste ore stanno protestando contro un’accoglienza dei migranti totalmente fuori controllo, ingestibile e che danneggia  fortemente il turismo siciliano. Il Governo del Pd, anziche’ tutelare i comuni a vocazione turistica, a maggior ragione nella stagione estiva, è totalmente sordo e indifferente alle loro richieste ed esigenze». così Gabriella Giammanco, portavoce di Forza Italia in Sicilia e deputato. «Stessa indifferenza e noncuranza da parte di quest’Esecutivo nei confronti degli Enti locali, a cui in questi anni ha chiesto solo ed esclusivamente enormi sacrifici, l’abbiamo constatata nei confronti dei comuni del Centro Italia colpiti dal terremoto. Il risultato delle recenti elezioni amministrative, infatti, è la risposta all’incapacità del Governo di ascoltare chi, quotidianamente, è in trincea ad amministrare i problemi delle città. Inevitabilmente, di questo passo, alle prossime elezioni regionali e politiche per il centro-sinistra la sconfitta sarà ancora più bruciante», conclude Giammanco.

 

Foto Ansa, RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

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