La salma di Joseph, il neonato di 6 mesi, originario della Guinea, rimasto vittima del naufragio che s’è verificato ieri in acque libiche, è stata portata a Lampedusa (Ag) e si trova, adesso, all’obitorio dell’isola.
Durante la notte, un mezzo aereo della Guardia costiera ha effettuato un’evacuazione medica urgente per due donne, una delle quali in gravidanza, e per il neonato già morto. I tre si trovavano a bordo della nave della Ong Open Arms e sono stati portati a Lampedusa.
Altri tre migranti del gruppo di naufraghi salvati dalla stessa Ong che avevano urgente bisogno di ricovero, dopo uno scalo tecnico dell’aereo che ha dovuto effettuare rifornimento di carburante, sono stati trasferiti a Malta.
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La Guardia costiera sottolinea che le operazioni si sono protratte per tutta la notte. Oltre all’invio dei una propria motovedetta partita da Lampedusa, e’ stato disposto l’impiego anche di un elicottero “Nemo 11-07” della propria Base Aeromobili di Catania che, rischierandosi a Lampedusa, ha eseguito due differenti missioni su Open Arms, gia’ in navigazione verso Lampedusa.
Nelle due missioni sono state prelevate d’urgenza complessivamente 6 persone (tra cui il corpo esanime di un bimbo): 3 di queste (1 bambino, la madre e 1 giovane uomo), in piu’ gravi condizioni di salute, sono state portate in ospedale a Malta, quale struttura ospedaliera piu’ vicina a Lampedusa, per consentire piu’ immediate cure mediche. Il trasferimento, in coordinamento e sinergia con le autorita’ maltesi, e’ stato eseguito mediante l’impiego di un ulteriore velivolo messo a disposizione da Malta per agevolarne il trasferimento sull’isola.