Sono terminate le operazioni di sbarco dei 64 migranti, giunti al porto di Pozzallo a bordo della nave Fiorillo della Guardia Costiera. Tutti sono stati già trasferiti in contrada Cifali, a Ragusa.
Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ritiene importante che “siano stabilite delle linee guida, in accordo con Ministero dell’Interno, Prefettura e Comune di Pozzallo, che assicurino la massima celerità nell’effettuazione di tamponi e test sierologici agli immigrati per garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini. In provincia di Ragusa e’ una procedura che già si attua, ma va regolamentata per tutte le località senza differenza alcuna”.
Domani il primo cittadino sarà a Roma, al Ministero dell’Interno, per perorare ulteriormente questa idea.
“Sono certo di trovare un’intesa su questo argomento con il Ministro Lamorgese e con il Prefetto Di Bari – sottolinea il sindaco Ammatuna – sulla base di una sinergia istituzionale ormai consolidata, che continui ad assicurare in contemporanea accoglienza e sicurezza“.
LAMORGESE: “Rafforzato l’impegno contro il traffico dei migranti”
Intanto, è terminata la videoconferenza da Trieste promossa e organizzata dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Hanno partecipato i Commissari europei Ylva Johansson e Olive’r Várhelyi, i ministri dell’Interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
“Grazie all’intesa con la Commissione europea e la Presidenza di turno tedesca, l’Italia ha, per la prima volta, messo intorno ad un tavolo alcuni ministri dell’Interno di paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo e gli omologhi di alcuni paesi del nord Africa da cui partono i flussi migratori più consistenti verso il nostro continente“, ha dichiarato la titolare del Viminale.
“E’ stato un confronto proficuo – ha proseguito il ministro Lamorgese – che ci permette di rafforzare l’impegno reciproco nel prevenire e combattere il traffico dei migranti. Tutti i Paesi hanno anche condiviso la sfida che ci impone di garantire il rispetto dei diritti umani e la dignità delle persone, ridurre la sofferenza umana di chi è più esposto ad ogni ricatto“.
“Utilizzeremo tutti gli strumenti disponibili, compresi i partenariati bilaterali, per individuare e perseguire le reti criminali che sfruttano le persone più vulnerabili. Anche promuovendo una più stretta cooperazione di polizia per rafforzare gli strumenti operativi e le attività investigative“.
“Oggi tutti insieme abbiamo avviato un importante percorso che ci vede protagonisti, europei ed africani, per tentare di governare il complesso fenomeno delle migrazioni”, ha concluso il ministro.