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Migranti, Orlando: “Palermo è capitale dei diritti umani, ma manca l’Europa” | VIDEO

giovedì 24 Giugno 2021

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“From the Sea to the City” è il nome del Consorzio, nato nel giugno 2020 in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, un network di organizzazioni tutte provenienti dalla società civile che da anni operano in prima linea e si battono per i diritti dei migranti.

From the Sea to the City è anche il nome del progetto che il Consorzio porta a Palermo il prossimo 25 e 26 giugno, un evento di rilievo internazionale perché si tratta di una grande conferenza di città: che coinvolge tanti sindaci di tante città aderenti alla causa che vuole sostenere i diritti dei migranti e dei rifugiati.

European Alternatives, Mediterranea Saving Humans, Europe Must Act, Sea Watch, Seebrücke, Emergency, Open Arms, Humboldt-Viadrina Governance Platform, Alarmphone, Tesserae, w2eu.info, Inura, tutte insieme con forza per questo evento straordinario:  parola d’ordine una sola: fare sul serio.  La città di Palermo, che ospita la conferenza organizzata insieme alla città di Potsdam, da sempre sostiene i diritti di migranti e rifugiati.

Alla domanda perché Palazzo delle Aquile ospita la conferenza, il sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, risponde che “Chiunque vive a Palermo è un palermitanoPalermo ospita questa conferenza per dire basta alle morti in mare, per difendere il diritto alla vita e costruire una nuova visione del mondo fondata sul diritto alla mobilità degli esseri umani”. E aggiunge “Palermo è capitale dei diritti umani in una visione di fraternità, il mosaico di culture la cui cornice è il rispetto della dimensione umana, rispetto che comincia dalla difesa del valore della vita, calpestata dalle morti in mare, dall’indifferenza di un’Europa che ora non può più girarsi dall’altra parte”.

Per questo, lo scorso 9 maggio, giorno della festa dell’Unione Europea, il primo cittadino del capoluogo siciliano ha proposto al presidente del Parlamento dell’Ue David Sassoli e alla presidente della Commissione UE Ursula Von Der Leyen, l’istituzione di Rescue European Civil Service (Recs), cioè un servizio civile europeo per la protezione e per il salvataggio delle vite in mare, con personale finanziato da risorse comunitarie per l’espletamento delle attività relative. Un servizio che fa appello alla cooperazione delle navi private, con il coinvolgimento dei volontari e di città che praticano l’accoglienza.

Questa proposta, per la quale il presidente Sassoli ha già espresso parere positivo, sarà sottoposta, proprio durante il convegno internazionale, alla valutazione delle amministrazioni comunali e delle organizzazioni di società civile europee “il cui obiettivo è fondare una rete di solidarietà con chi salva vite in mare. I migranti non possono essere considerati invisibili” ha aggiunto il sindaco Orlando in conferenza stampa.

In effetti, la politica di Palermo ha avviato, da lungo tempo, un processo di apertura all’accoglienza che mette al centro i diritti della personalità dell’uomo, perché “l’identità non è legata alla legge del sangue ma alla libertà di poter scegliere chi essere”, ha tenuto a precisare Orlando. Una visione di presente e futuro messa nero su bianco nel 2015 con la Carta di Palermo che riconosce la mobilità internazionale come diritto inalienabile e propone l’abolizione del permesso di soggiorno “che sembra essere divenuto la nuova schiavitù”, ha detto Orlando.

E la giornata di domani sarà importante, perché si aprirà con la presentazione e la firma di un documento ufficiale in cui le città coinvolte aderiscono a questo progetto, mettendo a disposizione la propria ospitalità per i migranti indipendentemente dal porto di sbarco e di fornire un appoggio costante per evitare che si possano ripetere tragedie come quelle viste negli ultimi anni nel Mediterraneo. Il documento sarà utile per le città che hanno aderito nell’ambito di un’azione di convincimento nei confronti dei rispettivi Stati e dunque dell’Ue. L’obiettivo di questo evento che si dipana nell’arco di due giorni, dunque, è quello di passare dalle parole ai fatti. Un prologo di questo appuntamento andrà in scena già oggi pomeriggio, con la visita dei sindaci già arrivati a Palermo, della Sea Watch ancora in stato di fermo amministrativo al porto.

Ad oggi hanno aderito le città di Valencia, Barcelona, Villeurbanne, Paris, Marsiglia, Monaco di Baviera, Mannheim, Düsseldorf, Flensburg, Bergamo, Bologna, Bari, Reggio Calabria, Lampedusa, Pozzallo, Atene, Tunis e Potsdam, che insieme alla città di Palermo fa da padrona di casa a questo incontro importante.

Cosa ha detto il sindaco di Potsdam, Mike Schubert? “Dove gli Stati falliscono, le città creano soluzioni. Potsdam è un rifugio sicuro per le persone in fuga da guerre e discriminazioni. Da più di due anni stiamo coordinando l’Alleanza ‘Stadte Sicherer Hafen’, già 100 città si sono dichiarate un porto sicuro. Lottiamo per i valori umanitari e per il diritto umano di chiedere asilo. Ecco perché il 25 e il 26 giugno saremo a Palermo, per un’Europa giusta dove i diritti umani sono rispettati”.

Da anni, Potsdam guida il coordinamento delle città nell’ambito di una politica nazionale ed europea in materia di migrazione e asilo basata sui diritti umani attraverso  l’Alleanza ‘Stadte Sicherer Hafen, fondata nel 2019, quando inizialmente contava solo 13 città, e alla quale hanno aderito altre comunità e contee, contando sino ad oggi 100 città. Adesioni finalizzate a facilitare un modo semplice e non burocratico di ospitare coloro che sono stati salvati nel Mar Mediterraneo ed oltre. Avanza l’impegno di Schubert per creare l’alleanza europea espressa nella dichiarazione congiunta di Potsdam e Palermo.

In un momento storico dove ancora una volta non c’ è una risposta comune europea, questa iniziativa vuole che si affermi una nuova posizione europea sulle politiche di migrazione, mettendo al centro i diritti umani universali e le città come principali attori di un cambio necessario.

Mentre l’UE e i governi nazionali continuano a concentrarsi sulla deterrenza a tutti i costi, sempre più città in tutta Europa dichiarano essere disposte ad accogliere e ospitare più rifugiati. Con questa visione e in collaborazione con tutte le città Europee disposte a raccogliere l’invito e a firmare un documento che sarà oggetto e protagonista delle giornate palermitane, (accoglienza volontaria da parte dei Comuni e Finanziamento dall’UE per i Comuni ospitanti) il Consorzio From the Sea to the City vuole inviare un segnale forte e chiaro alle Istituzioni Europee e alla nuova imminente Presidenza Europea: perseguire una politica di accoglienza sui rifugiati e sulla migrazione basata sui principi di solidarietà, diritto d’Asilo, rispetto dei diritti umani.

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