Hanno iniziato lo sciopero della fame alcuni dei migranti che sono sulla nave-quarantena “Moby Zazà” che è in rada a Porto Empedocle (Agrigento).
E’ terminato oggi il periodo di sorveglianza sanitaria, avrebbero dovuto lasciare l’imbarcazione per essere trasferiti altrove. Per tutti, il tampone rino-faringeo di controllo è risultato negativo. Pare che lo sbarco sarebbe in ritardo rispetto al previsto e questo avrebbe fatto surriscaldare gli animi, fino alla protesta.
Al momento, sembra che non sia stata ancora trovata una sistemazione sicura per il gruppo. Accanto alla “Moby Zazà” resta il pattugliatore della Guardia di finanza.
Sono 72 i migranti che hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa (Agrigento) e che, con il traghetto di linea, sono stati trasferiti verso Porto Empedocle (Agrigento) dove giungeranno in serata. Nella struttura di contrada Imbriacola, sulla più grande delle isole Pelagie, restano, al momento, poco meno di un centinaio di ospiti.
Gli sbarchi non termina in Sicilia. Altri migranti sono stati soccorsi dalla Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Human, 48 miglia a sud ovest di Lampedusa, in zona sar maltese.
I migranti, afferma la Ong su Twitter, “erano a bordo di un barcone in legno a rischio di affondamento“. Alla Mare Jonio, attorno alle 12.30, era arrivata una segnalazione di un barcone in difficoltà da Alarm Phone secondo il quale a bordo dell’imbarcazione ci sarebbero anche 8 bambini e 20 donne, una delle quali avrebbe partorito in mare. “Tutte le autorità sono informate”.
**AGGIORNAMENTO**
Le operazioni di sbarco dei migranti sono in corso. La Prefettura di Agrigento è, infatti, riuscita a trovare la struttura con il numero di posti disponibili per trasferire i migranti. A ruota, anche il personale sanitario della Croce Rossa lascerà la Moby Zazà: è il giorno del cambio turno.