Parte l’operazione distacco ai morosi che non hanno pagato le bollette dell’acqua a Taormina da diversi anni a questa parte e il sindaco Cateno De Luca accende subito i riflettori sulle prime reazioni, decisamente ad “alta tensione”, da parte dei destinatari dell’iniziativa avviata dall’Amministrazione.
“Stanno già accadendo cose incredibili e che non si possono neanche spiegare – spiega De Luca – Lo avevamo anticipato che saremmo entrati in azione per cominciare i distacchi a chi non pagava le bollette e in molti casi non lo faceva non perché non poteva permetterselo ma semplicemente “per sport”. E così siamo passati ai fatti. L’evasione complessiva sui tributi era ormai arrivata al 75% in questa città, e solo sull’Imu mancano 15 milioni di euro riferiti sugli ultimi 5 anni e solo lì sono partiti 20 mila avvisi, mentre sulla fornitura dell’acqua sono stati notificati i preavvisi di distacco. Il regolamento prevede che i distacchi su allacci abusivi non necessitano neanche di preavvisi. Abbiamo già staccato la fornitura idrica a persone importanti, con delle situazioni nelle quali, a quanto pare, che c’erano allacci abusivi e il furto d’acqua perché c’era l’allaccio diretto alla rete idrica senza il contatore”.
Il sindaco ha ricordato poi di “aver già scoperto nel palazzo municipale che scomparivano i debiti verso l’ente e con un clic si modificava la banca dati. Sono cose delicate, che abbiamo già segnalato alle autorità competenti”.
“Se un’utenza – continua De Luca – non risulta nella mia anagrafe comunale non esiste cosa dovremmo fare? E cosa dovremmo fare se non c’è in questa anagrafe un contatore e se c’è un allaccio diretto alla rete idrica che riempie le piscine senza contatore? Taormina non finirà mai di stupirmi su situazioni del genere. Stiamo accertando le situazioni di allacci abusivi e faremo le denunce del caso. Sono pronto a denunciare tutti. Qualcuno mi accusa addirittura di sciacallaggio, intendo fare chiarezza e una cosa è certa: con me c’è un sindaco che si prende le sue responsabilità e non ha paura di nulla e di nessuno, neanche dei “pezzi grossi” che hanno usato la città. Non mi impressiono e più si tenta di intimidirmi e più mi arrabbio”.