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Musei del vino, fondazioni e manifestazioni. Dalla Regione pioggia di finanziamenti

lunedì 16 Settembre 2019
ars

Finanziamenti e contribuiti come se piovesse. “Bentornata Tabella H” potrebbe essere il nome di un reality politico che ha come protagonista uno dei collegati alla finanziaria che dovrà essere – forse –  approvato dai deputati di Palazzo dei Normanni.

La mini finanziaria dovrebbe destinare dei soldi a macchia di leopardo: teatri, musei vecchi e nuovi, istituti religiosi, fondazioni, etc.

Visto le polemiche che ha suscitato in questi mesi a Sala D’Ercole, i suoi  emendamenti erano stati ridotti e lavorati durante le vacanze estive proprio dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che adesso spera che verrà approvato. Ma l’opposizione promette di far battaglia su numerosi emendamenti di questo collegato che vengono definiti delle vere e proprie marchette.

Ad esempio, tra le voci di spesa, ci stanno i finanziamenti per il “Museo del Vino e del nero D’Avola”. Il museo costerà intorno ai 200 mila euro e a quanto pare la sua nascita sarebbe particolarmente gradita alla deputata di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata (avolese come il fratello Luca, sindaco della città) .

Al fine di valorizzare la tradizione culturale ed enogastronomica del territorio, è istituito nel comune di Avola il museo del Nero D’Avola e delle etichette del vino siciliano. A tal fine l’assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana è autorizzato a stipulare apposita convenzione con il comune di Avola per individuare idonei locali e reperire collezioni ed ogni reperto da esporre, oltre alle opere di musealizzazione”. Si legge nel documento.

Soldi anche per il Museo narrativo-multimediale “Baglio Tumbarello Grignani”. Arriveranno in favore del Polo regionale di Trapani e Marsala “per i siti culturali Parco archeologico di Lilibeo-Museo Agostino Pepoli per la realizzazione dei lavori necessari per l’apertura e la fruizione pubblica del Museo” 100 mila euro. Progetto a quanto pare fortemente sostenuto dall’onorevole Eleonora Lo Curto.

Sempre a proposito di cultura, va segnalata la nascita di due fondazioni: la prima a Licata, in memoria della cantautrice Rosa Balistreri: costo 100 mila euro. La seconda punta alla tutela dei beni archivistici storici. Anche qui per il primo anno risultano stanziati 100 mila euro da parte della Regione, che dovrebbe entrare nel Consiglio d’Amministrazione sia con la figura del governatore che col presidente dell’Ars. Non mancano poi i soldi da far arrivare alla Pontificia facoltà teologica e dello Studio teologico San Paolo. 150 mila euro è il finanziamento da approvare.

500mila euro sono i soldi da destinare all’Università Kore di Enna, ateneo ideato dall’ex deputato regionale del Pd, Mirello Crisafulli.

Immancabili gli enti storicamente finanziati dalla Regione Siciliana, come la Fondazione Giuseppe Whitaker che gestisce villa Malfitano ma soprattutto il Museo di Mozia. Il finanziamento per la fondazione è di 360mila euro.

100mila euro sono previsti per l’istituto internazionale del Papiro a Siracusa, per il sito archeologico Lilibeo di Trapani e per il sito archeologico di Chiafura, a Scicli.

Fra gli enti beneficiari, immancabili quelli che svolgono attività antimafia o che in qualche modo richiamano la memoria di vittime illustri di cosa nostra, come la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone (130 mila euro), il centro studi Pio La Torre (120mila euro), il centro Cesare Terranova (50mila euro), la Fondazione Gaetano Costa (40mila euro).

Nella lista della spesa, ci sono anche 100mila euro per la Targa Florio, la manifestazione automobilistica che si tiene sulle Madonie, 150mila euro per potenziare ulteriormente Taormina Arte e 50mila per le Orestiadi di Gibellina. 100mila euro anche al Comune di Sciacca per la riapertura del Teatro popolare Samonà.

La scorsa settimana alla quinta commissione è stato invitato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, insieme ad assessori e dirigenti del governo regionale per discutere proprio di questi contributi inseriti nel collegato. Ma a quanto pare la riunione non ha avuto alcun risvolto positivo.

Tante, troppe bandierine dei vari deputati, in pratica è la resurrezione della tabella H, che evidentemente è più dura a morire di quello che pensavamo. Navighiamo a vista in aula. Spero che questo collegato venga proprio eliminato e non se ne parli più. Questo collegato è della legge finanziaria dell’anno passato. E’ come se l’aula sia bloccata da 12 mesi. Ci sono disegni di legge importanti da votare in aula come la legge sui rifiuti, non si può continuare a perdere tempo in questo modo” Afferma al ilSicilia.it, il deputato regionale Giampiero Trizzino, componente della V commissione.

Domani, teoricamente, questo collegato potrebbe essere discusso in Aula. Ma l’opposizione ha già annunciato che non sarà clemente con la risicata maggioranza del centrodestra.

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