I giorni di riflessione in casa centrodestra, c’è da giurarci, saranno pieni di contatti ed sms.
Nello Musumeci che ha proseguito nel riposo di qualche giorno, sta riflettendo sui criteri della composizione della squadra di governo. A lui infatti, in ogni caso, spetta l’ultima parola. la prima ‘grana’ sulla vicenda De Luca, lo ha messo nelle condizioni di avere un argomento in più per decidere. Nel senso cioè che il ruolo di garanzia da esercitare non può prescindere dalle scelte d’impatto sull’opinione pubblica, carica di aspettative nei suoi confronti. Musumeci tiene forte accanto a sé dunque il baricentro delle opzioni da esercitare.
Interferenze, ostacoli da scansare. Traumi sugli ‘impresentabili’ da lasciarsi alle spalle, compensazione tra i territori, alla ricerca del migliore equilibrio possibile. Il primo weekend di riflessione della coalizione che ha portato Nello Musumeci alla vittoria alle elezioni regionali di domenica scorsa, prova a dipanare una serie di questioni, non tutte potenzialmente vicine alla soluzione, che riguardano la spartizione dei posti e degli assessorati.
Musumeci avrebbe chiesto figure politiche e non ruoli tecnici, pescando non solo tra i parlamentari. In ballo anche gli altri incarichi dentro i gruppi e le presidenze di commissione.
Ma non c’è una corsa al ribasso in questo momento tra gli azzurri. Il primo giro della corsa è quello a cui non molti non vogliono mancare.
Gaetano Armao e Vittorio Sgarbi, rispettivamente assessori all’Economia e ai Beni culturali, non possono essere considerati organici a Forza Italia, dopo i rispettivi passi indietro a favore del candidato Nello Musumeci nei confronti del quale il centrodestra chiuse l’accordo a settembre scorso.
Una regola che, a rigor di logica, dovrebbe valere anche per Roberto Lagalla.
Questo e altro farà parte del vertice della prossima settimana con il presidente della Regione Nello Musumeci con i rappresentanti della coalizione.
Tra quelli che avrebbero chiesto spazio anche in vista del lungo cammino che porta alle elezioni politiche della prossima primavera, c’è anche Nino Germanà, non eletto a Messina in Forza Italia, mentre non sono tardate ad arrivare anche da parte degli autonomisti di Lombardo sponsorizzazioni e richieste di spazio.
Poi c’è il lato della vicenda che riguarda i territori: “È una giunta troppo sbilanciata su Palermo”, fanno notare in tanti a Musumeci. Oltre ai designati Lagalla a Armao, con Cordaro, si annuncerebbero altre presenze in giunta della Destra così individuate, primo tra tutti Alessandro Aricò.
Il puzzle tiene conto anche della presidenza dell’Ars che dovrebbe essere ricoperta da Gianfranco Miccichè.