Durante la visita al cantiere nella caserma dei carabinieri Dalla Chiesa, a Palermo, riferendosi al Recovery fund e alle misure a sostegno della ripresa dell’economia depressa dalla pandemia da covid, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: “Dallo Stato devono arrivare sostanziose risorse, noi possiamo mettere solo le briciole. Quello che avevamo da fare l’abbiamo fatto, sui fondi comunitari ci sono vincoli che a volte non ci permettono di riprogrammare i fondi”.
“Adesso tra noi e quello che ci sarà da fare c’è un processo burocratico, ci saranno dei tempi che purtroppo spesso non sono legittimati da reali esigenze”, dice ancora il governatore Musumeci.
VACCINI: “SPERIAMO MAGLIE PIU’ LARGHE DA ROMA”
“Speriamo che Roma autorizzi tutti i vaccini possibili affinché si possano avviare e mettere in opera i nove punti vaccinali che abbiamo pianificato nelle città capoluogo della nostra regione. E mi auguro maglie più ampie, pur nella garanzia della efficacia, affinché poi le amministrazioni locali possano organizzare il loro piano di vaccinazione“. Cosi il presidente della Regione siciliana. E rispetto alla possibilità di acquisti autonomi da parte delle singole regioni, ha aggiunto: “Le interlocuzioni sono legate all’autorizzazione degli organi preposti. La Repubblica di San Marino mi risulta che abbia utilizzato un nuovo vaccino al di là dei tre ammessi in Italia: se lo fanno loro perché non deve farlo lo Stato italiano?“.
IN OSPEDALI DISMESSI UFFICI DELLA REGIONE
“In Sicilia abbiamo trovato una ventina di ex ospedali dismessi abbandonati al loro destino, senza alcuna sorte certa e destinati a diventare luoghi di spaccio, rifugi per malviventi, arsenali. Abbiamo deciso di trasformare l’edilizia sanitaria dismessa in centro direzionale regionale, luoghi in cui concentrare gli uffici della Regione. E’ un crimine tenere inutilizzato un edificio pubblico e mantenere in essere rapporti di fitti passivi per ospitare gli uffici; è un delitto. Lo stiamo facendo a Catania, a Enna, a Trapani, a Caltanissetta: stiamo lavorando per recuperare l’edilizia pubblica”.
CENERE LAVICA: “NON ABBIAMO CERTEZZA CHE NON SIA NOCIVA”
“Non abbiamo la certezza che la cenere vulcanica sia non nociva. Vogliamo per questo motivo aprire un’interlocuzione con l’Istituto Superiore di Sanità per un’analisi di quel materiale che viene per giorni maneggiato da persone e soprattutto diventa strumento di gioco per i bambini”, ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci sulla cenere dell’Etna: “Vogliamo avere la certezza che la cenere vulcanica non sollevi polveri nocive all’essere umano. Resta comunque un disagio e un peso – aggiunge il governatore – oltre che un onere finanziario per i comuni che vivono gia’ alla giornata. Vorrei poter disporre di una risorsa per sostenere e co-finanziare l’intervento di rimozione della cenere vulcanica“.