Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, durante una conferenza stampa hanno illustrato i dettagli relativi allo stato di attuazione dei bandi del Fesr 2014/20 nel campo della ricerca, innovazione e competitività delle imprese.
”Sono pronti a partire – ha spiegato Musumeci – 120 milioni del passato governo, più 267 milioni di nuova attivazione. Se mettiamo insieme risorse avviate da pesca, sanità, infrastrutture superiamo i 400 milioni di euro in un paio di mesi. L’obiettivo è mettere in circolazione almeno un miliardo di euro”.
Il presidente della Regione ha poi chiarito : “Stiamo lavorando per dare ossigeno alle imprese che rimangono per noi la vera ricchezza che produce occupazione e rimettere in moto l’economia. Domani sarò a Roma per incontrare il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Entro fine mese altri 80 – 90 milioni da mettere in circolazione. La Regione non manca di risorse, ma di progetti”.
Da qui alla fine del periodo della programmazione comunitaria arriveranno complessivamente un miliardo e 125 milioni di euro da spendere. Salute, energie rinnovabili, turismo agroalimentare, economia del mare e nuove tecnologie saranno, invece, al centro di un range da 15 a progetti per 20 milioni di euro. Un bando da 35 milioni di euro per le imprese che vogliono cercare nuovi mercati era finito già a gennaio in Gazzetta ufficiale. “Si tratta di una misura importante – ha detto Turano – per la quale si può chiedere, appunto, fino all’importo di 20 milioni di euro”.
La Regione dunque interviene facendo venire l’importatore a farsi un’idea sul ciclo produttivo o fornendo uno shop per 12 mesi che permette di aprire un sito commerciale con l’adeguamento del sito e della lingua del paese.
Altro paradigma da riprendere quello dei criteri di ammissibilità di alcuni bandi. Le esigenze di produrre un’accelerazione nella spesa comunitaria hanno favorito in passato criteri per i quali, all’interno delle proposte presentate si dovesse raggiungere la soglia di ammissibilità (45 punti), senza entrare nel merito della valutazione della qualità dei progetti. Fatto che, secondo Turano, non sempre ha fatto coincidere progetti finanziati e qualità dell’idea. Un passaggio questo su cui probabilmente la nuova amministrazione vorrà tornare.
Inoltre, rispondendo alla domanda relativa al razionamento dell’acqua a Palermo, Musumeci ha detto: “Non è vero niente, non spetta alla Regione prendere questo tipo di decisioni”.
In merito all’emergenza rifiuti, invece, il governatore ha detto: “La cosa strana è che non conosciamo nei dettagli il contenuto dell’ordinanza di Protezione civile sull’emergenza rifiuti in Sicilia, decretata in Consiglio dei ministri: quali sono i poteri conferiti, se ci sono fondi e si può costituire uno staff tecnico. Stiamo aspettando”.