“Ci aspettiamo un impegno maggiore nei finanziamenti, nella progettualità e nell’esecuzione dei lavori”.
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa congiunta con i vertici Anas, a Palazzo d’Orleans, a Palermo.
“Abbiamo sollecitato l’Anas sui lavori dei 18 cantieri della Palermo-Catania. Ci è stato assicurato che a dicembre diventeranno 13 e che entro il 2019 nessuno sarà ancora aperto. Abbiamo sottoposto all’attenzione dell’azienda arterie come la Licodia Eubea-Libertinia per il completamento del tratto A. È previsto un costo di 120 milioni. Sulla stessa strada il completamento del tratto B fino all’allineamento alla 117 bis, con un costo di 180 milioni di euro. E l’intervento sulla statale 284 occidentale etnea per un progetto di ammodernamento. Interverremo sulla ss 626 che da Gela porta ad Agrigento e Castelvetrano e sul completamento della tangenziale di Gela. E poi gli investimenti per la SS121 per il tratto fino a Bolognetta. Cominceremo l’analisi dei territori, a partire da quello Ennese”.
“Nelle strade provinciali saranno stanziati decine e decine di milioni di euro ed è un segnale importante che daremo alla viabilità della provincia di Enna che presenta una condizione desolante, poi passeremo alle altre province, a cominciare da Messina. Disponiamo dei fondi del Patto per il Sud e dovremmo chiedere al Governo centrale uno sforzo ulteriore”.
Musumeci guarda poi al futuro dell’Anas e del Consorzio autostrade siciliane: “Fusione Cas-Anas? L’ipotesi non è tramontata, guardiamo a questa soluzione senza pregiudizio. Vorremmo sederci al tavolo con l’Anas sapendo di offrire un prodotto di qualità. Il ragionamento rimane aperto sapendo dell’importanza del prodotto e del risultato utile al mantenimento dell’efficienza della rete autostradale siciliana. Il Cas ha un nuovo vertice di alto livello”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in conferenza stampa congiunta con l’amministratore delegato dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, a Palazzo D’Orleans, a Palermo. “Le integrazioni si fanno in due – ha aggiunto Armani -. Attualmente il Cas è uno strumento non efficace. Con l’unificazione ci sarebbe la possibilità di finanziare investimenti in Sicilia, è una opportunità da cogliere. Diventerebbe il secondo soggetto dopo Autostrade per l’Italia”.
GUARDA IL VIDEO IN ALTO