Qualità dell’aria, inquinamento acustico e rischio alluvioni in Sicilia. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha incontrato a Palazzo d’Orleans i giornalisti per fare il punto su queste tematiche di rilievo. Alla conferenza stampa ha preso parte l’assessore al Territorio Toto Cordaro.
Presenti anche Vincenzo Infantino, direttore dell’Arpa Sicilia e Giuseppe Battaglia direttore del Territorio. Il governatore siciliano ha così esordito nell’incontro con la stampa: “Uno dei temi che ha caratterizzato il nostro programma presentato al parlamento e alla comunità siciliana, il 9 gennaio scorso, era quello di dotare l’ente degli strumenti di pianificazione. Nella tutela dell’ambiente e del territorio la carenza è apparsa evidente e assai grave”.
Una serie di passaggi che hanno coinvolto la burocrazia in maniera attiva: “La Sicilia è intervenuta tardi e in maniera incompleta. L’Arpa strumento di prevenzione e controllo, attraverso le sue relazioni si adottano le misure sanzionatorie. Un ente – ha aggiunto Musumeci -da potenziare e che va messo nelle condizioni di lavorare e lavorare con efficienza”.
Al centro della discussione sono stati : Piano regionale risanamento qualità dell’aria, Piano di gestione del rischio alluvioni e Piano del rumore. Su questi punti Musumeci ha chiarito che: “La Sicilia è stata a lungo a rischio infrazione. Il dipartimento coordinato dall’assessore Cordaro in 7 mesi è riuscito a varare i tre strumenti di pianificazione deliberati dalla giunta trasmessi al ministro dell’Ambiente. Al ministro Costa presenteremo il programma delle iniziative realizzate sul fronte dei rifiuti. Ho avuto un colloquio telefonico era assolutamente informato di ogni cosa su quello che stiamo facendo”.
È un lavoro che non fa rumore quello della pianificazione ha ribadito Musumeci chiarendo di voler proseguire sulla stessa linea di comunicazione già adottata: “Dobbiamo capire cosa succede a Priolo e Melilli, nel Milazzese, cosa è accaduto a Gela, lì il polo è al centro di un processo di riconversione industriale facilitato dalla Regione. Lo si attendeva da anni. Stiamo predisponendo il piano strategico delle ZES per stimolare e facilitare gli insediamenti nelle aree di Palermo, Messina e Catania”.
L’assessore Cordaro invece ha stigmatizzato i ritardi del passato chiarendone in dettaglio i contorni: Il Piano regionale risanamento qualità dell’aria arrancava da tempo ha spiegato : “Siamo a otto, dieci anni di ritardo”, sottolinea Cordaro citando anche i ritardi ultradecennali degli ultimi due piani. “Come del resto l’Autorità di Bacino attesa da 26 anni che avrà un dipartimento e un suo dirigente e metterà insieme tutto quello che riguarda la gestione delle acque”.