Sicilia regina della cannabis terapeutica. Sorgerà nell’Isola, infatti, il più grande stabilimento italiano di lavorazione della canapa impiegata per usi farmaceutici, precisamente a Ragusa, in contrada Piancanella. L’iniziativa è della holding canadese Canapar Corporation, che ha previsto di inaugurare lo stabilimento il 16 gennaio.
Notevoli i numeri della piantagione siciliana anche per quel che riguarda l’indotto, con una rete di 54 aziende agricole cerealicole e foraggere sparse tra la Piana di Catania, Lentini, Ramacca, Mineo, Grammichele e Licodia Eubea. L’intento dichiarato dell’azienda è quello di sviluppare la diffusione della canapa per adottare i metodi migliori da impiegare nella coltivazione e nei processi di produzione dei principi attivi, utilizzati anche nel settore della cosmesi.
Ma perché la Sicilia è stata scelta dalla holding canadese? Presto detto: da alcuni studi condotti dai ricercatori dell’azienda sarebbe emerso che avrebbero esiste una relazione tra la maggiore concentrazione di cannabinoidi nella canapa coltivata e il maggiore irraggiamento solare dei territori in cui la stessa pianta viene coltivata.
“Abbiamo deciso di investire in Sicilia, sia per la sua posizione geografica strategica al centro del Mediterraneo che per la sua storia di regione principale produttrice di canapa industriale nel suo recente passato“, dichiara Sergio Martines, ceo di Canapar Corp. “Ragusa è stata individuata, successivamente, per l’alto potenziale del suo polo industriale, pur in un quadro generale di difficoltà di cui siamo ben consapevoli, con aziende preminenti anche a livello internazionale, una buona vivacità economica, costi competitivi, buon livello dei servizi amministrativi, anche pubblici, rispetto alle altre province siciliane e la presenza del porto commerciale di Pozzallo, che costituisce per noi un plus per la nostra logistica, comunque molto diversificata“, conclude Martines.