Un cartellone ricco di appuntamenti, per grandi e piccini, è quello proposto dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino per il periodo che abbraccerà le feste natalizie.
Si comincia giovedì 20 dicembre, alle ore 18, con l’inaugurazione alla Chiesa di Santa Maria dello Spasimo della mostra fotografica “Feste religiose a Palermo“, realizzata dalla Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con il Museo delle marionette.
Un viaggio in cui tre fotografi, Attilio Russo, Giuseppe Muccio e Benedetto Galifi, si sono confrontati con le feste religiose di Gesù Bambino della Gancia, dell’Addolorata e Cristo morto dei Cocchieri, dei Cassari e della Soledad, di Maria SS. delle Grazie a pirriaturi, della Settimana Santa, della Madonna della Mercede al Capo e ai Lattarini, del Festino di Santa Rosalia, di Sant’Onofrio pilusu, dell’Immacolata e con altre ricorrenze cittadine.
Dal 21 dicembre al 5 gennaio, invece, si svolgerà al Pasqualino “Natale al museo“, una rassegna teatrale che, attraverso fiabe e racconti, coinvolgerà i più piccoli e le loro famiglie in un viaggio nel mondo della tradizione e della fantasia (ingresso agli spettacoli 5 euro).
Venerdì 21 dicembre alle 17 andrà in scena “Che profumio!“, in cui Giovanni Lo Monaco trae ispirazione da opere letterarie recenti per riflettere e ironizzare sui temi dell’infanzia, dagli stereotipi di genere al rapporto col cibo, dal primo giorno di scuola al rapporto con i genitori. Repliche anche il 22 e il 23 dicembre, sempre alle 17.
Il 26, 27 e 18 dicembre, stesso orario, sarà la volta del mondo fantastico dell’infanzia con lo spettacolo “Le avventure di Brutticina“: una fiaba dei giorni nostri, raccontata da Marcella Vaccarino e Gisella Vitrano, che invita al coraggio e alla perseveranza con un linguaggio semplice e diretto capace di affascinare grandi e piccoli.
Il mondo dei più piccoli si tingerà di avventura, il 2 gennaio alle 10.30 e il 3 gennaio alle 17, con “L’infanzia di Orlandino“, di e con Salvo Bumbello.
In scena il protagonista più valoroso dell’epopea cavalleresca, Orlando, in versione bambino; già alle prese con nemici fantastici e reali, Orlandino fa sognare con le sue prime imprese e attraverso l’opera dei pupi ci racconta un parte di Sicilia e del suo patrimonio.
Diverse ma non meno impegnative le avventure di Luigi, protagonista dello spettacolo di Gigi Borruso, “Luigi che sempre ti pensa“, che chiude la rassegna il 4 e il 5 gennaio (ore 17).
Il protagonista-narratore è un personaggio alle prese con le difficoltà dell’emigrazione, quella degli anni ’60-70 dalla Sicilia alla Germania, ormai memoria storica del popolo siciliano e italiano tutto. Personaggio fantastico ma drammaticamente reale, intreccia una molteplicità di storie in modo libero e, nel raccontare il suo tempo, parla del nostro in un cammino che in sette movimenti diventa un progressivo svelamento interiore.