Un’imbarcazione che trasportava migranti è naufragata ieri sera ad un miglio dall‘isola dei Conigli di Lampedusa (AG).
Tutto il personale della Guardia costiera e della Guardia di finanza di Lampedusa è mobilitato da ieri pomeriggio. Le ricerche sono meticolose e capillari e vengono effettuate tanto via mare quanto via terra.
Durante le operazioni di salvataggio, sono stati soccorsi 149 migranti, di cui 13 donne e 3 bambini.
Sette i morti accertati, almeno una ventina i dispersi. La prima salma – si tratta di una donna – è stata recuperata a riva, a Cala Galera, dai militari della Guardia di Finanza. Anche il secondo cadavere è stato avvistato in spiaggia, ma le onde lo hanno trascinato di nuovo in mare. A ripescarlo è stata la motovedetta Cp300 della Guardia costiera di Lampedusa.
IL NAUFRAGIO
Il naufragio è avvenuto nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto, a circa un miglio dalla spiaggia dell’Isola dei Conigli. La barca, che non aveva richiesto aiuto né segnalato la sua posizione alla Guardia Costiera, si è capovolta a causa del mare in tempesta.
Nelle ricerche, ostacolate dal maltempo, sono attualmente impiegati due motovedette e un aereo della Guardia Costiera, una nave e un elicottero della Marina Militare, una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di Finanza
L’incidente è avvenuto a circa un miglio dalla costa, tra la spiaggia dell’isola dei Conigli e Cala Galera. Da terra stanno operando anche carabinieri e uomini della Guardia di Finanza. Attualmente, le persone recuperate sono giunte in porto a Lampedusa. Secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera, non sono stati avvistati corpi privi di vita.
Due naufraghi sul molo di Lampedusa si disperano perché tra le persone salvate non ci sono le loro mogli. I due uomini, un giovane eritreo e un libico, sperano che i soccorritori, che stanno perlustrando l’area, possano individuare e mettere in salvo le due donne.