“Ci sorprendono le anticipazioni sui contenuti della prossima Legge di Bilancio relativi ai Navigator. Non si può immaginare di ripartire ogni volta da zero senza tener conto delle professionalità maturate da questi lavoratori in due anni di attività e che risultano indispensabili per rafforzare il nostro asfittico sistema di politiche attive del lavoro”.
È quanto affermano i Segretari Nazionali di Felsa Cisl, Luca Barilà, Nidil Cgil, Silvia Simoncini, e Uiltemp, Gianvincenzo Benito Petrassi.
“Riteniamo si tratti di un grave errore in quanto si tratta di professionisti, selezionati e formati, che hanno reso un enorme contributo all’intero sistema delle politiche attive nazionali, oltre che sulle attività specifiche legate al reddito di cittadinanza.
E molte Regioni ne danno testimonianza, anche rispetto al lavoro svolto nei confronti delle aziende per mappare opportunità occupazionali da offrire ai precettori del Reddito di cittadinanza. Senza contare che alcune regioni senza i Navigator probabilmente non riuscirebbero neppure a offrire i Livelli essenziali delle prestazioni previste dalla legge, vista l’esiguità del personale. Ribadiamo che questi professionisti debbano diventare ancora più parte dell’intero sistema delle politiche attive e dell’orientamento, anche sulle misure che il Governo sta prevedendo a favore dei percettori di ammortizzatori sociali, perché il sistema pubblico continui a garantire, da protagonista, assistenza ai cittadini.
Il prossimo 18 novembre, concludono i sindacalisti, saremo in piazza a Roma con i Navigator e chiederemo a tutte le forze politiche di rivedere questa scelta che riteniamo sbagliata affinché venga trovata una soluzione per dar loro continuità, così che possano proseguire nelle loro attività ed entrare a far parte di quelle imminenti previste dal PNRR, che sul tema delle politiche attive a favore dei soggetti deboli investirà decine di milioni di euro”