Il razionamento idrico a Palermo non conosce pause. Nemmeno durante le festività. Con una nota inviata il 29 maggio, l’Amministratore Unico di Amap Giovanni Sciortino ha sostanzialmente respinto la richiesta, mossa da alcuni esponenti del M5S, di sospendere lo stop all’erogazione di acqua nel quartiere Arenella in vista delle celebrazioni del 2 giugno. Festività che, quest’anno, cade di lunedì. Ovvero il giorno della settimana in cui il quartiere è sottoposto alla chiusura dei rubinetti. Un “no” dettato dall’emergenza idrica attualmente in corso. “Ogni variazione dell’attuale piano di razionamento, che coinvolge l’intero sistema metropolitano, dovrà essere preventivamente concordata e approvata dalla Cabina di Regia per l’emergenza idrica e dall’Autorità di bacino“. Insomma, senza l’ok della Regione Siciliana non si può procedere a nessuna eccezione.
L’emergenza idrica non conosce pause
In vista della stagione estiva, bisogna mantenere un regime rigoroso per evitare un eccessivo abbassamento del livello degli invasi di Palermo e provincia. Fatto che ha portato, ad ottobre 2024, all’emissione del sopracitato piano di razionamento. Secondo il cronoprogramma emesso da Amap infatti, l‘Arenella è sottoposta allo stop all’erogazione d’acqua nella giornata di lunedì. Fatto che, negli ultimi mesi, ha provocato diversi disagi agli abitanti della borgata marinara della VII Circoscrizione. Residenti che, già in due occasioni, hanno manifestato il proprio dissenso. Prima sotto la sede di Amap, in via Volturno, e poi Palazzo Palagonia, postazione decentrata del sindaco Roberto Lagalla.
Lamentele alle quali l’azienda, nei limiti del possibile, ha già fatto fronte. “Nelle zone a maggiore presenza di fluttuanti stagionali – spiega Sciortino nella nota -, sono già state messe in atto numerose misure che hanno consentito di mitigare i disservizi agli utenti durante le giornate previste per il razionamento“. Tradotto, al momento di più non si può fare. Ciò per mantenere a regime un sistema che fino ad ora ha portato i suoi frutti, certamente non senza disagi. “Le misure di razionamento finora attuate – aggiunge il presidente di Amap – hanno fino a questo momento evitato l’instaurarsi di scenari di particolare gravità all’interno di un contesto urbano in cui vengono alimentate numerose grandi strutture pubbliche sensibili a valenza regionale“.