Una riunione di governo sul Ponte sullo Stretto si terrà in mattinata a Palazzo Chigi, all’indomani della decisione della sezione centrale di controllo della Corte dei conti che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sull’opera.
La nota della Corte
“Il rispetto della legittimità è presupposto imprescindibile per la regolarità della spesa pubblica, la cui tutela è demandata dalla Costituzione alla Corte dei Conti. Le sentenze e le deliberazioni della Corte dei conti non sono certamente sottratte alla critica che, tuttavia, deve svolgersi in un contesto di rispetto per l’operato dei magistrati”. Lo sottolinea in una nota la Corte dei Conti.
La nota di Palazzo Chigi
Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi un incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepresidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, dedicato al progetto del Ponte sullo Stretto. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che “all’esito della riunione, si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti. Solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti – viene chiarito -, il Governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento. Rimane fermo l’obiettivo, pienamente condiviso dall’intero Esecutivo, di procedere con la realizzazione dell’opera”.
I commenti
“Attendiamo con estrema tranquillità i rilievi della Corte dei Conti a cui siamo convinti di poter rispondere punto su punto. Mi sarebbe piaciuto partire con i cantieri a novembre”, invece “partiremo a febbraio“. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al termine della riunione sul Ponte sullo Stretto a Palazzo Chigi. “Aspettiamo con tranquillità i rilievi della Corte dei Conti a cui siamo convinti di poter rispondere punto su punto perché abbiamo rispettato tutte le normative. E’ un’opera che l’Italia e il mondo attende. Mi sarebbe piaciuto partire con i cantieri a novembre, se dobbiamo tornare in consiglio dei ministri ai primi di dicembre, rimandando in Corte dei conti tutte le nostre motivazioni lo faremo. A quel punto vuol dire che arriverà il passaggio definitivo delle sezioni riunite della Corte dei Conti a inizio gennaio. Il che vuole dire che anziché partire con i lavori a novembre, partiremo a febbraio”, conclude.
Alla riunione di governo a Palazzo Chigi sul Ponte sullo Stretto ha partecipato anche l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che al termine ha spiegato di aver espresso una serie di rassicurazioni. A chi gli domandava se sarà necessaria una nuova delibera, ha risposto che “dipenderà da quali sono le motivazioni della Corte dei conti. Noi riteniamo di aver risposto a tutti quanti i rilevi – ha aggiunto –. Da queste risposte, vediamo quelle che non hanno convinto la Corte. In base a questo tipo di motivazioni possiamo valutare il passo successivo, convinti e fiduciosi di poter avere assolutamente una registrazione”.“Noi siamo convinti, tecnicamente, e io sono un tecnico, non sono un politico, di aver rispettato tutte le normative italiane e europee al massimo dell’impegno – ha continuato Ciucci -. E credo, senza retorica, che nessun progetto infrastrutturale italiano ha avuto tanta attenzione a tutte le procedure, comprese quelle procedure ambientali ed europee, le valutazioni di incidenza, e tutti i siti protetti. Nessun progetto ha avuto un’attenzione di questo genere”





