Condividi

Noto, morì 9 anni fa in circostanze poco chiare: riesumato corpo e ispezionata scena del crimine

mercoledì 2 Febbraio 2022

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto stanno indagando sul decesso di Cannata Angela, di anni 63, ritrovata cadavere, il 19 dicembre 2013, all’interno della sua abitazione di Ronco Farfuglia.

Sono tanti gli elementi in possesso dei militari che vanno in contrasto con la ricostruzione ufficiale del decesso che vorrebbe ricondurre la morte della donna a cause naturali.

Le indagini hanno avuto origine da una foto, recentemente consegnata ai militari, che ritrae la donna, già cadavere, con verosimili segni di soffocamento. Sebbene l’abitazione fu ritrovata in ordine e non ci fossero evidenti segni di violenza, l’attenzione dei militari, a distanza di 9 anni, si è concentrata su dettagli importanti emersi in questi anni e che sono ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Il corpo della donna è stato recentemente riesumato e si attende l’esito dell’autopsia che potrebbe fornire agli investigatori una chiave di lettura diversa circa la causa del decesso.

Nell’attesa del referto medico/legale, i Carabinieri della Compagnia di Noto hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria un decreto di ispezione dell’appartamento ove fu rinvenuto il cadavere che, in quanto luogo del possibile delitto, attraverso l‘utilizzo delle moderne tecniche investigative, potrebbe ancora fornire elementi significativi circa la dinamica dei fatti ovvero tracce di sangue o altri liquidi biologici celati tra le fessure di mobili e pavimenti.

La Procura di Siracusa, accogliendo la richiesta dei Carabinieri di Noto, ha emesso un decreto di ispezione immediatamente eseguito dai Carabinieri della Scientifica del Comando Provinciale di Siracusa che, dalle prime ore della mattinata odierna, stanno effettuando un sopralluogo e hanno già raccolto alcuni reperti da quella che potrebbe rivelarsi la scena del crimine.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto non sono nuovi ad affrontare “cold case”. Già il 4 giugno 2020 infatti, a distanza di oltre 5 anni dal delitto, riuscirono a dare un volto all’assassino di NASTASI Emanuele di anni 34 di Pachino il cui cadavere non fu mai ritrovato. Il presunto autore dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere è tuttora ristretto in carcere e, a suo carico, si sta svolgendo il processo presso la Corte d’Assise.

Le attività odierne dimostrano che nessuna indagine su delitti di particolare gravità viene accantonata dai Carabinieri che continuano a raccogliere informazioni e testimonianze anche a distanza di anni al fine di dare un volto ai responsabili e giustizia alla vittima.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.