Il Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche) ha inviato una nota ai vertici Asp, all’assessore alla Salute, Ruggero Razza ed al Ministro Giulia Grillo, nella quale segnala alcune problematiche irrisolte in atto all’ospedale di Taormina. La lettera che solleva la questione di “criticità irrisolte al San Vincenzo” è a firma del segretario territoriale Nursind di Messina Ivan Alonge e degli Rsu Pippo Calà ed Antonio Celi.
“L’azione sindacale di Nursind è stata sempre votata all’ascolto degli infermieri, – spiega Rotella – e numerose negli anni sono state le migliorie e gli adeguamenti alla normativa conseguenti a queste denunce. Non potevamo ignorare le segnalazioni giunte dai colleghi che lamentano carenze organiche e strutturali. Riteniamo non sia solo un dovere sindacale, ma anche un dovere ai mandamenti della deontologia che disciplina il nostro agire da professionisti della salute. Queste alcune delle segnalazioni, contenute nella lettera: carenza cronica di personale infermieristico, che si riduce vertiginosamente nei periodi di ferie, rispetto alle dotazioni previste. Inoltre la Rianimazione è priva della presenza della FKT (fisiokinesi terapia) indispensabile per la degenza e l’outcome dei pazienti, pur essendo prevista una unità in pianta organica; mancanza del personale O.S.S., mancanza di personale ausiliario socio assistenziale, carenza endemica di materiali indispensabili all’assistenza; le calzature da lavoro non vengono fornite da anni, e gli abiti da lavoro con i nuovi appalti risultano numericamente insufficienti”.
Nursind lamenta sempre per quanto concerne l’ospedale di Taormina “l’assenza di carrelli per somministrazione di terapia, assenza di apriporta con codice”. “Il personale del reparto – secondo il sindacato – è “usato” come portiere. L’emogasanalizzatore, spesso guasto, costringe gli infermieri ad allontanarsi dal reparto per eseguire il copioso numero di esami nelle apparecchiature di altri reparti. Tutto questo senza nessun piano per assenze improvvise non programmabili da parte del personale”.
“Gli infermieri – prosegue il Nursind -, spesso sono costretti ad adempiere a mansioni non proprie anche nell’assistenza a pazienti critici e non“. “Tutte queste, e molte altre condizioni – conclude Rotella – mettono a repentaglio l’incolumità dei pazienti e la sicurezza di noi infermieri ed operatori sanitari, inficiano la formazione di un benessere ambientale generando insoddisfazione e stress tra gli operatori. Il NurSind di Messina e gli Rsu, continuerà ad evidenziare le problematiche, nell’interesse primario della tutela della salute dei pazienti e della collettività e nel rispetto dei professionisti infermieri che da anni operano in condizioni non sempre decorose e spesso inaccettabili”.