È stato convalidato il fermo di Francesco Lo Monaco, il quarantaduenne vittoriese accusato dell’omicidio di Angelo Ventura, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 gennaio a Vittoria. Ma Lo Monaco, soprannominato “Cannata”, sostiene che a sparare non sia stato lui ma un colpo esploso accidentalmente mentre il fucile a canne mozze si trovava in mano a Ventura.
L’arma gli sarebbe scappata di mano, sarebbe caduta a terra e questo avrebbe fatto partire il colpo che avrebbe colpito Ventura alla coscia, portandolo alla morte nel giro di poche ore, nonostante l’intervento di chirurgia vascolare a cui è stato sottoposto. Lo Monaco già giovedì scorso, durante l’interrogatorio in commissariato, ha raccontato la sua versione dei fatti, assumendosi le responsabilità per ciò che riguarda il possesso dell’arma, ma non per l’omicidio.
Il fermo, chiesto dal sostituto procuratore Monica Monego, è stato convalidato dal gip Ivano Infarinato per l’ipotesi di omicidio volontario, detenzione, porto e ricettazione dell’arma e dei proiettili.