Arriva la prima mappa delle notizie sugli incendi, su italiaafuoco.info, grazie a un’idea di Matteo Tempestini, Matteo Fortini e Andrea Borruso. Quest’ultimo componente di Open Data Sicilia, il collettivo di attivisti che da anni si batte per una maggiore trasparenza ed informazione attraverso l’utilizzo dei dati aperti. L’obiettivo è stimolare la partecipazione civica dei cittadini, invitandoli a fare le segnalazioni, e soprattutto avere un quadro completo del fenomeno, al fine di fornire indicazioni utili per la prevenzione e la gestione delle emergenze. Come afferma Borruso “con i dati non si spengono gli incendi, ma se si usano per creare una maggiore consapevolezza e conoscenza si contribuisce a indebolire quella che ormai è una piaga annuale insostenibile”.
Si tratta di un importante contributo tecnologico in un periodo dell’anno molto delicato nel quale centinaia di ettari di bosco e macchia mediterranea bruciano quotidianamente. L’Isola, in particolare, da anni è una delle regioni italiane più colpite e anche in questo primo scorcio d’estate si conferma quella più martoriata con 13.052 ettari. Una vera e propria catastrofe ambientale. Basti pensare che la seconda regione maggiormente investita dalle fiamme è la Calabria con 5.826 ettari, mentre a livello nazionale sono stati 26.024 gli ettari di bosco andati in fumo, pari al 93,8% del totale della superficie bruciata per dolo o colpa in tutto il 2016.
Il funzionamento della mappa è semplice. Sulla cartina della penisola vengono geolocalizzate le notizie dei roghi. Per avere più dettagli basta cliccare sui maker e così scoprire dove e quando sono scoppiati, il titolo e il link della news da cui è stata tratta la segnalazione. I maker di colore nero localizzano gli incendi registrati negli ultimi sette giorni, quelli di colore “bianco” i meno recenti.
Il progetto è presente con dei propri canali su Facebook, Twitter e Medium per sfruttare l’interazione con i social, nonché sul servizio di messaggistica Telegram e sulla piattaforma di hosting GitHub.
La mappa è stata realizzata utilizzando i dati aperti rilevati e messi a disposizione dall’European Forest Fire Information System (EFFIS). È questo un sistema informativo voluto da Bruxelles per supportare le strutture e i servizi incaricati della protezione dell’ambiente dalle fiamme nei Paesi dell’Unione. Il sistema fa parte del programma comunitario di osservazione della terra Copernicus.
Oltre alla mappa delle notizie, l’EFFIS realizza altre due interessanti carte. La prima sull’estensione dei roghi e sul pericolo che corrono i territori. Per costruirla gli esperti utilizzano le immagini satellitari il cui “colore” viene analizzato pixel per pixel. In questo caso è possibile rilevare gli incendi di grandi dimensioni, da circa 10 ettari in su. Il rischio che una determinata area geografica possa andare a fuoco, invece, viene calcolato attraverso modelli matematici molto simili agli algoritmi utilizzati per le previsioni del tempo. La seconda determina il livello di gravità. Quindi non solo l’estensione e la pericolosità ma, facendo ricorso alle informazioni raccolte da strutture come la Protezione Civile, anche una valutazione dei danni alle cose e alle persone.