“Il divieto di approdo della nave dell’ong Open Arms non fu una decisione individuale di Salvini, ma dell’intero esecutivo”.
E’ la tesi ribadita davanti al gup di Palermo dall’avvocato Giulia Bongiorno, legale del leader della Lega Matteo Salvini. Salvini è imputato a Palermo di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato l’approdo a Lampedusa alla nave Open Arms che aveva soccorso in mare un gruppo di migranti.
Dopo la costituzione delle parti civili il legale ha chiesto di poter produrre agli atti dell’udienza preliminare le dichiarazioni rese al gup di Catania dall’ex ministro delle Infrastrutture Toninelli nel procedimento in cui Salvini è imputato di sequestro di persona per una vicenda analoga. La penalista ha anche chiesto di depositare una serie di email della Open Arms di cui ha chiesto la traduzione.
Sulle richieste probatorie del legale di Salvini i pm si sono riservati di interloquire.
TUTTE AMMESSE LE PARTI CIVILI
Le parti civili sono 18: alcuni dei profughi trattenuti a bordo, il comandante della Open Arms, il capo missione della Ong catalana e diverse associazioni. I pm hanno chiesto la correzione del capo d’imputazione, indicando in 147 i profughi trattenuti illegalmente a bordo della nave. Originariamente nell’atto di accusa era indicato il numero di 107.